Sri Aurobindo – Frasi Sagge
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell’anima e l’unica epopea è l’ascesa trionfante dell’uomo verso la divinità.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell’anima e l’unica epopea è l’ascesa trionfante dell’uomo verso la divinità.
Non si ha idea delle idee della gente senza idee.
Il viaggio è senza limiti e i confini sono solo di chi teme. L’importante è sapere che da qualche parte all’orizzonte c’è un’altra “sponda” che ci attende.
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Chi non inciampa e non cade mai è perché non cammina.
Non restare mai a pensare a come vincere la partita, inizia a giocare.
Lascia andare chi ti ha voltato le spalle senza mai guardare indietro, chi ti ha ferito senza alcun riguardo, chi da vigliacco non ha avuto il coraggio di affrontarti. Lascia andare chi si è preso gioco di te, chi ha giocato con leggerezza, chi ti ha trattato con freddezza, chi non ti ha rispettato e chi ti ha mentito… Lascia andare tutti coloro che ti hanno fatto soffrire, piangere… spegnere. Perché non eri tu quella “sbagliata”, ma loro a non essere quelli “Giusti”.