Stefano Andreani – Desiderio
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.
Il sogno, la fantasia, non mi abbandonano mai.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Chi dice ciò che vuole deve aspettarsi in risposta ciò che non vuole.
Se non c’è chimica tra due persone non credo si possa costruire qualcosa o che…
E Peter disse: “Ma se non siamo nemmeno abbastanza grandi da comprarci una birra. Cosa vuoi che abbiamo da insegnare, al mondo?”
Il sogno, la fantasia, non mi abbandonano mai.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Chi dice ciò che vuole deve aspettarsi in risposta ciò che non vuole.
Se non c’è chimica tra due persone non credo si possa costruire qualcosa o che…
E Peter disse: “Ma se non siamo nemmeno abbastanza grandi da comprarci una birra. Cosa vuoi che abbiamo da insegnare, al mondo?”
Il sogno, la fantasia, non mi abbandonano mai.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Chi dice ciò che vuole deve aspettarsi in risposta ciò che non vuole.
Se non c’è chimica tra due persone non credo si possa costruire qualcosa o che…
E Peter disse: “Ma se non siamo nemmeno abbastanza grandi da comprarci una birra. Cosa vuoi che abbiamo da insegnare, al mondo?”