Stefano Benni – Tempi Moderni
Guerra, finanza e show ormai si assomigliano. Da una parte gli attori, dall’altra gli spettatori. Questa è la regola, ormai.
Guerra, finanza e show ormai si assomigliano. Da una parte gli attori, dall’altra gli spettatori. Questa è la regola, ormai.
In Italia c’è un cinismo che fa paura, altro che storie.
Stanno ideando e realizzando l’inverosimile pur di non morire di noia. Spiace schiantare quest’illusione: la noia non hai mai ucciso nessuno. Tutt’al più “può condurre a una incidenza doppia di casi di decesso dovuti a ictus o ad attacchi cardiaci”
L’informazione dovrebbe essere un servizio pubblico finalizzato allo sviluppo etico e sociale, e non un semplice e squallido business per gente senza scrupoli.
Generazioni senza: ad alcuni se levi il telefono non sanno più come occupare il tempo, e se gli dai il tempo ti chiedono come si effettua il login.
I ragazzi sui Social Network non hanno ne linee guida ne sicuri esempi da seguire. Si prega i genitori di iscriversi su facebook.
Non è che non sono più capace di amare, oggigiorno, innamorarsi è facile e immediato come un click. È che non ci credo più.Tutti quei sacrifici, tutta quella sofferenza, tutti quegli sguardi, tutti quei sorrisi, il capirsi al volo, l’entrare in sintonia, per poi essere gettati via, nemmeno fossimo la carta di una brioches.Per molte persone la fase più importante di una storia d’amore è l’inizio, con tutta quella passione, la tachicardia, le farfalle nello stomaco. Per me non è così, la parte più avvenente è la costanza, l’empatia che si viene a creare col tempo. Non che l’amore diventi abitudine, ma che la voglia di stare insieme, sia l’abitudine come conseguenza dell’amore.Alla maggior parte delle persone, non interessa la costanza, la loro unica preoccupazione è l’apice.Come possiamo credere in qualcosa che la massa vuole consumare, piuttosto che conservare?