Stefano Del Degan – Vita
Oggi l’essere mortale sopravvive freneticamente incatenato al suo “progresso”…Mentre l’uomo, che vive del proprio cammino, miscela sapientemente l’evoluzione continua agli istinti ancestrali.
Oggi l’essere mortale sopravvive freneticamente incatenato al suo “progresso”…Mentre l’uomo, che vive del proprio cammino, miscela sapientemente l’evoluzione continua agli istinti ancestrali.
La vita è un cane che morde chi lo accarezza.
I segni che porto sul mio viso, segnano il tempo che ho vissuto su questo mondo, e in questo tempo ho compreso: che la vita va vissuta, che bisogna credere ai fatti no alle parole, che nulla è sicuro tranne che la morte, e che la vita è bella, va vissuta nonostante che in essa vivono certe persone le quali non c’è la necessita di nominarle, ma basta sapere il loro passato, da dove vengono, e che famiglia provengono per capire quanto fanno schifo.
Anche quei momenti della vita che tu pensi non ti abbiano trasmesso o lasciato niente di importante, possono essere proprio quelli in cui tu hai lasciato sentimenti più forti a chi ti circonda, perché sono quelli su cui ti sei fermato a riflettere maggiormente, perché hai cercato di trarne il senso più profondo…
Non sempre si vince, quasi sempre si perde.
L’invidia? È un potente corrosivo, ti corrode l’anima fino a rendertela a brandelli, e quelli che si nutrono di questo sentimento sono solo delle misere larve.
Oh vita, tal mi sei avversa da indurir il mio cuore, tal mi sei d’insegno rendendomi saggio. Vita quanto mi sei cara da amarti più d’ogni altra cosa.