Stefano Del Degan – Vita
Nessun uomo, merita di camminare al buio, i “raggi di luce” esistono; il loro gioco di specchi deve riflettersi illuminando e riscaldando ogni creatura…
Nessun uomo, merita di camminare al buio, i “raggi di luce” esistono; il loro gioco di specchi deve riflettersi illuminando e riscaldando ogni creatura…
Non fare della tua vita una promessa, fanne una scommessa.
Una lingua morta non può essere parlata da gente viva.
È una mattina fresca ancor primaverilele ragnatele al vento si lasciano cullaremuovendone le fileSenza poter fermarli non puoi tenerli a badarimbalzano assonnati i primi suoni nella stradaUn cane che sbadiglia un gatto che si stirae intanto il sole si prepara a prendere la miraAprendo le finestre mi coglie il primo raggioche dentro casa arrivami avvolge il suo calorelo sento sulla pelle lo tocco con le ditaè nato un nuovo giorno e oggi è ancora vita.
Il cuore vola sulle ali di ogni addio.
Ed ora fermati, anzi, soffermati nel guardarti dal di fuori mentre leggi queste righe: ti vedi, quasi immobile, centro di tutto un mondo che ti si apre attorno; allarga la tua mente verso l’esterno della stanza, verso spazi sempre più ampi, fino a liberarla nel vuoto dell’infinito e da lì, torna a guardare te stesso… riesci a scorgerti? Già, quel puntino sei tu. Non sforzare la vista, non c’è altro: emozioni, gioie, dolori, problemi che ti sembrano insormontabili, tutto lì, tu e il tuo lasso di tempo, troppo breve nel trascorrere dell’eternità. E allora smetti di bramare gloria e potere, quello che fai, fallo nel rispetto degli altri e di chi verrà dopo di te e ricorda, amare il prossimo ci rende grandi, sottometterlo spregevoli.
Amo le consolazioni della carne e non posso soffrire i vigliacchi che le chiamano debolezze.