Stefano Del Degan – Vita
Vivendo nei riflessi dell’emancipazione, dimentichiamo il nostro ancestrale essere libero.
Vivendo nei riflessi dell’emancipazione, dimentichiamo il nostro ancestrale essere libero.
Della vita si può dire una cosa bella e una brutta,la bella è che fortunatamente tutto cambiala brutta è che disgraziatamente tutto cambia.
Vivo in un mazzo di carte truccate.
Non c’è mai, in qualsiasi cosa essa sia, un “the end”, ma un “to be continued”.
L’occidente, il luogo del tramonto, come meta finale del viaggio della vita; un approdo tranquillo, dove i marosi dell’esistenza terrena tacciono, dove troveremo molte vele ormai a riposo. Una volta avvistata la riva dell’eternità potremo gettare l’ancora e fissarla saldamente in quel porto immune da qualsiasi tempesta.
Persone che con la testa vanno da una parte e con la vita dall’altra.
Io credo che la fede sia un atto libero e volontario di coscienza, un sentire, provare e capire interiore. Si possono facilmente avere delle crisi di fede, ma l’Amore ci richiama, ci scuote, ci dice di avere fiducia nella Verità che si manifesta nella quotidianità attraverso lo straordinario intreccio di strade e persone che si incontrano donando gratuitamente la propria testimonianza di vita nella fede.