Stefano Gentilini – Filosofia
Le stelle, non brillano forse anche di giorno? Certo mi dico, ma solo chi è guardiano dei sogni può vedere, così come chi riesce a vedere le persone senza usare gli occhi, può vedere ciò che è nascosto nella luce.
Le stelle, non brillano forse anche di giorno? Certo mi dico, ma solo chi è guardiano dei sogni può vedere, così come chi riesce a vedere le persone senza usare gli occhi, può vedere ciò che è nascosto nella luce.
Il filosofo si riconosce dall’avere inseparabilmente il gusto dell’evidenza e il senso dell’ambiguità.
L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Per ogni respiro mancato, incomincia una nuova vita, così come per ogni tristezza negata, ne finisce un’altra.
Non è già che uno debba in quanto possa, ma può in quanto deve.
Il dolore è un lungo travaglio per partorire un po’ di felicità. Più forti saranno le fitte, più sarà intenso il sapore della felicità.
Semplice giudicare, se nella vita degli altri non si può entrare. Meglio tacere, tutto si può ribaltare.