Stefano Gentilini – Filosofia
Non bisognerebbe accettare riconoscimenti per ciò che hai fatto, basterebbe guardarsi allo specchio e riconoscersi.
Non bisognerebbe accettare riconoscimenti per ciò che hai fatto, basterebbe guardarsi allo specchio e riconoscersi.
Mi stimi molto – dici? Lo so, chiederesti più di trenta denari.
Io sono quello che trapela qui, e chi non lo percepisce non fa altro che ferirmi, perché io vorrei che le persone fossero così come me, forti nel combattere la vita, con un cuore tenero nonostante le innumerevoli ferite.
Ho definito l’amore a una la luce abbagliante, poiché quando sei innamorato, parecchie cose di lei o lui non riesci a percepirle. L’amicizia la vedo come a un qualcosa d’indefinibile, è come la luce dell’alba o del crepuscolo, di cui non riesci a vedere tutte le sue sfumature.
Amo il calore che c’è nell’aria prima di Natale, il profumo di caldarroste nell’aria, le mille speranze delle persone, l’amore nella scelta dei regali. Amo tutto del Natale tranne il suo passaggio, perché quando passa Natale non c’è più così tanto calore nell’aria, le caldarroste non profumano più allo stesso modo, le speranze diminuiscono, l’amore diminuisce: è forse l’attesa la cosa più bella rispetto alla meta.
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.
Perché mai dovrei inserire una mia foto che potrebbe contribuire a generare un’idea sbagliata di me? Non bastano le mie idee? La foto che sceglierei sarebbe già una finzione!