Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Sono troppo intelligente per stare ad ascoltarmi.
Sono troppo intelligente per stare ad ascoltarmi.
È giocare d’azzardo addentrarsi in quei meandri bui e profondi dove si consuma la connivenza più spregevole fra un’anima e il suo peggio, ci vedo un senso, perverso, astuto, di dominio, si fa riconoscere per i tratti che subdolamente e pubblicamente condivide e, collezionando vittime, soddisfa il ruolo che ritiene sia una missione. Se ci sia un senso è complicato affermarlo. E mi chiedo ha un senso per noi il male? In un’anima governata dal demone si materializza tutto ciò che per noi non ha senso.
Una passione si appende al chiodo solo per mostrarla, proprio come un quadro.
Questo mio pensare calza molto sul mondo, peccato solo che un po’ meno calza questo mondo su di me.
Quando le parole non bastano, rimane solo ciò che si prova, un tacito accordo con se stessi ed il silenzio.
Se sapremo apprezzare le piccole gioie quotidiane, se sapremo sdrammatizzare le situazioni da affrontare, se sapremo accettare le cose che non si possono cambiare, saremo sereni e appagati.
La pietà non si dovrebbe provare per i morti è un sentimento che si dovrebbe provare per certi vivi.