Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Casa non è dove vivi, ma chi ti aspetta.
Casa non è dove vivi, ma chi ti aspetta.
È facile perdersi, è facile annegare se tutto quello che vedi è solo te stessa.
Non scelgo dove mettere un’emozione, scelgo a chi donarla.
Uso i colori per far entrare la luce dove la vita mi ha lasciato il buio.
Mi illudo ancora perché è più facile morire felice che agonizzare vivendo la realtà.
Non ho tutto questo grande talento con le persone. Ho ricevuto sempre tante fregature anche quando pensavo di aver trovato qualcuno che facesse al caso mio. Evidentemente io sono un caso a parte, quindi preferisco star sola che con gente ignorante, che giudica senza aver contato quante ferite mi porto ancora dentro.
Si scappi dalla mia profonda solitudine, ché il timore è che appesti chi mi posa una mano addosso, e si rifugga la mia poesia che porta ogni mia cellula a sanguinare, ed i rivoli fluiscano sotto ai piedi ed inondino i passi di chi s’avvicina. Scappo da chi mi allontana, ché il suo terrore non fa parte dei miei erotici giochi e da nessun dito mi farei tracciare iniziali sulla pelle, ma resterei firma anonima per anonimi occhi che s’apprestano, maldestri, a leggere testi incomprensibili.