Stefano Gentilini – Vita
Sono cresciuto in una famiglia di brava gente, mi insegnarono a camminare, a parlare, ad amare, ma come era la vita, non me lo dissero.
Sono cresciuto in una famiglia di brava gente, mi insegnarono a camminare, a parlare, ad amare, ma come era la vita, non me lo dissero.
Posso stimare chi da risposte possibili a domande impossibili ma ammiro in modo viscerale chi si pone domande impossibili e non vive della risposta.
La vita è crudele con chi non le concede spazi ampi per girare maldestra su se stessa la vita è amara per le sentinelle dell’anima pronte a segnare ogni suo sospiro la vita stringe il collo degli addetti al respiro come fa il calzolaio sul cuoio duro la vita è ebbra di gente che cade sui piedi fragili e sulle note amare di una strofa intonata piano la vita ride a chi la custodisce nei reni, dove cade l’acqua del corpo, la vita annega chi la deride e usa male il suo fuoco acceso la vita piange sempre nel fetore di un uomo morto sul marciapiede, senza riparo né cibo la vita circonda ciascuno di fiato e sorrisi quando fermi la giostra, ascolti e con un tocco leggero annuisci.
In un attimo ci ritroviamo grandi senza neanche accorgerci di tutto ciò che abbiamo vissuto, la vita scorre troppo in fretta per perdere anche solo un momento.
Quando si ama la vita si ama il passato, perché esso è il presente sopravvissuto nella memoria umana.
Nelle battaglie per la vita, la resa non è contemplata per nessuno.
La vita di una nazione, non meno degli uomini, vive largamente nell’immaginazione.