Stella Daniels – Vita
Il seguito ve lo racconterò quando lo vivrò, per il momento continuate ad inventarvi la mia vita che io intanto la vivo.
Il seguito ve lo racconterò quando lo vivrò, per il momento continuate ad inventarvi la mia vita che io intanto la vivo.
Nella vita ci sono momenti in cui perdi la rotta, ma ricorda che il tempo è come un faro nella notte: ora è buio, ora è luce.
Perseguitati dalla morte, dobbiamo “meditare” la vita.
La vita è un gioco… non abbandonare il tavolo a metà partita, vai fino in fondo e cerca di uscirne vincitore non vinto.
Veniamo al mondo piangendo. Il nostro primo approccio con la realtà sono le lacrime, la prima sensazione che proviamo è il dolore. Quasi come un presagio, un avvertimento che tutta la nostra vita girerà intorno a vari dolori. Dal momento in cui tagliamo il cordone ombelicale inizia la nostra ricerca, volta a qualcuno che possa darci di nuovo quella sensazione di pace, ti tranquillità, nel grembo materno. Qualcuno che ci faccia provare quel nodo allo stomaco quando è lontano, e stavolta non parlo dell’ombelico. Qualcuno che possa essere un sollievo in mezzo al dolore. Passiamo la vita nella ricerca di qualcosa, senza renderci conto, che forse, quel qualcosa non esiste.
Un fiore, come un amore, un’occasione, spunta quando vuole, magari pochi istanti dopo il nostro passaggio, e a quel punto è troppo tardi per chi bramava impossessarsene.
Nel mondo esistono due tipi di persone: quelli che continuano a vivere dopo la morte e quelli che muoiono ancor prima di vivere.