Stephenie Meyer – Desiderio
La sua espressione era inqiuetante: sembrava lacerato, quasi dolorante, di una bellezza tanto fiera da farmi sentire il desiderio di toccarlo con la stessa violenza di poco prima.
La sua espressione era inqiuetante: sembrava lacerato, quasi dolorante, di una bellezza tanto fiera da farmi sentire il desiderio di toccarlo con la stessa violenza di poco prima.
Quando sei felice, veramente felice, godi di una quasi immortalità spirituale dove nulla può scalfirti o ferirti, ma tornando alla congiunzione… “quando”?
Sono stanco di sforzarmi di starti lontano. Perciò ci rinuncio.
Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia.
Sfuggo alla vita sognando l’impossibile.
Produrre un sogno.Visualizzare un pensiero.Disegnare un suono.Lasciare un segno.
Eccolo arrivato. L’oceano di dolore. L’altra riva così lontana, oltre quella massa d’acqua ribollente, che non potevo neanche immaginarla, ancor meno vederla.Ancora una volta, smarrito il mio obiettivo mi sentivo vuoto. Salvare Bella era stata la mia battaglia per tanto tempo. E avevo fallito. Aveva deciso di sacrificarsi e di lasciarsi fare a pezzi dalla figlia del mostro. La battaglia era persa. Era tutto finito.