Stephenie Meyer – Frasi d’Amicizia
Sai Jacob, se non fosse che siamo nemici giurati e che ti piacerebbe rubarmi la mia unica ragione di vita, penso che mi andresti a genio.
Sai Jacob, se non fosse che siamo nemici giurati e che ti piacerebbe rubarmi la mia unica ragione di vita, penso che mi andresti a genio.
Mi aggirai per le strade a lungo, senza andare da nessuna parte, pensando a Bella e all’incredibile concessione di averle svelato la verità. Poco tempo prima tremavo all’idea che scoprisse cos’ero. Sapeva. Non le importava. Sebbene fosse evidentemente una cosa negativa per lei, era incredibilmente liberatoria per me.Più che altro, pensai all’amore che lei contraccambiava per me. Non avrebbe potuto amarmi nel modo in cui l’amavo io – di un amore irresistibile, sfrenato e devastante che probabilmente avrebbe schiacciato il suo fragile corpo. Ma si sentiva abbastanza forte. Abbastanza da domare la paura che d’istinto avrebbe dovuto provare. Abbastanza da voler stare con me. E stare con lei era la più grande felicità che avessi mai conosciuto.
L’amicizia desidera rispetto e non dispetti.
Talvolta narrare i nostri problemi passati ad un amico potrebbe aiutarlo a superare i suoi nel presente.
La scacchiera di Jorge. Il modo in cui me la tese. Un modo che è solo suo. Non conosco nessuno che riesca a imporsi così. Un imporsi cui per nulla al mondo vorrei sottrarmi. Con le sue mosse che ti mettono con le spalle al muro quando si gioca a scacchi. Che cosa voleva riparare?Ma soprattutto è giusto dire: voleva riparare qualcosa? Non ha detto: “Mi hai frainteso a proposito di Estefania”. Ha detto: “Pensavo allora che potessimo parlare di tutto quello che ci passava per la mente. Ci eravamo sempre comportati così, non ti ricordi più?”.Dopo quelle parole per pochi secondi, pochi secondi appena, ho pensato che avremmo potuto ritrovarci.È stata una sensazione ricca di calore, meravigliosa. Ma si è estinta ben presto. Il suo naso enorme, le borse sotto gli occhi, i denti anneriti.Un tempo quel volto era stato dentro di me, una parte di me. Adesso rimaneva al di fuori, più estraneo del volto di un estraneo che non fosse mai stato dentro di me.È stata una tale lacerazione nel mio petto, una tale lacerazione.
Sarebbe veramente bello avere sempre il ricordo migliore o peggiore (perché anche quelli vanno conservati)…
C’era sintonia, intesa, un affetto parallelo, è come se le anime si fossero incontrate da un lungo viaggio destinate a non staccarsi più. Eppure tutto ciò tra noi non poteva definirsi: “amicizia” né “amore” forsè era il confine di entrambi le cose!