Susan Randall – Felicità
Oggi non ho voglia di essere tristevoglio per un attimo sorridereaccantonare tutto ciò che fa maleper un attimo solo voglio essere.
Oggi non ho voglia di essere tristevoglio per un attimo sorridereaccantonare tutto ciò che fa maleper un attimo solo voglio essere.
E poi ci sono quelle parole, parole senza colori, senza apostrofi, semplicemente bianco e nero,…
Con gli occhiDell’anima.Nell’abbraccioDel tramonto c’eroIo,c’eri tu,Ovunque noi.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
Ma può essere che la felicità, quella che ci sembra perfetta nella forma e apparentemente a portata di mano o che rispecchi maggiormente ciò che abbiamo da sempre desiderato sia, in realtà, quella più pericolosa, mentre quella che ci sembra più lontana dai nostri interessi e dalle nostre aspettative, riservi le più dolci sorprese, la più immediata, fantastica, inattesa, insperata magia?
La felicità è nell’attesa che illude il presente.
Chi vorrei al mio fianco? Un uomo d’animo puro e nobile di sentimenti.