Susan Randall – Ricordi
Non bisogna ricordare il giorno, ma gli attimi che ci accompagnano all’infinito!
Non bisogna ricordare il giorno, ma gli attimi che ci accompagnano all’infinito!
È inutile fuggire, il passato comunque ti rincorre; non sarai mai tu ad andare avanti, perché lui, è proiettato nel tuo futuro.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
In ogni cosa vivente v’è anima. Nell’uomo? Forse.
L’amore inizia con un sorriso e finisce con un vaffanculo!
Mi alzo, poi mi siedo abbagliata dalla bellezza della natura, mi rialzo, mi guardo intorno ho da fare, penso! Mi risiedo, non è voglia, il canto della primavera mi stordisce, nella sua dolcezza cosi bello il suono, la vita mi chiama e mi rialzo, meglio che vado la vita non aspetta, e poi, mi risiedo e, guardo la vita, e non ci penso proprio, voglio godermi l’attimo, tu vita lasciami in pace, adesso tu per una volta aspetti me!
Cosa è l’amore? Un abbraccio silenzioso.