Susan Randall – Sogno
Mi dico spesso non si può vivere di sogni, eppure io vivo!
Mi dico spesso non si può vivere di sogni, eppure io vivo!
Solo i nostri sogni non ci deludono mai, ma sono anche quelli più difficili da realizzare.
Anche se nessuno ti dorme accanto, non sei mai solo: hai te stesso. E quando hai bisogno di coccole, abbraccia pure i tuoi sogni.
Se vuoi sognare e hai bisogno di un tonico, rovescia la coppa del cielo e beviti l’azzurro!
E stanca, tengo stretta a me la speranza, senza lacrime perse, senza più voglia di credere, senza più forza, tengo stretta a me la speranza, la stringo all’anima mia, irrequieta alla vita, silenziosa cammino, nell’anima mia la speranza sorride, è tempo, tempo di guardare avanti, di non pensare più, a quel passato che lega e stringe con dolore un passato, passato non tanto passato!
Mi hanno tolto il cassetto e mi è difficile sognare. Tolgo il legno dal cuore, i chiodi dalle mani le tarme dalla testa e ci penso io a ricostruirmelo; uno che non sappia di muffa che ci passi la mano e senti la radica e la cera. Uno che sai che dentro c’è il pizzo che orna le sottane da donna, uno che lo apri e senti profumo di lavanda e gelsomino, uno che sia in grado di custodire le sue preziosità, uno che cela tra segreti, misteri e merletti. Dentro, stavolta, ci tengo la pistola: se ti avvicini sei morto! Il mio sogno nel cassetto è imparare di nuovo a sognare.
Il bene nasce là dove il male finisce.