Susan Randall – Stati d’Animo
Poi mi si prende il matto e vorrei urlare, urlare ed urlare, ma resto in silenzio che mi parla e dice: Non farlo, arriverà il tuo momento, ed allora io stesso dirò urla è il momento d’urlare.
Poi mi si prende il matto e vorrei urlare, urlare ed urlare, ma resto in silenzio che mi parla e dice: Non farlo, arriverà il tuo momento, ed allora io stesso dirò urla è il momento d’urlare.
È appena iniziata e già pesa questo giorno, eppur il sole splende, sembra quasi a sorridere, seppur non c’è sole che ride per me, se non il vuoto, e mi accorgo che anche l’amore muore.
Forse è il mio cervello che lavora troppo freneticamente, forse sono solo io che penso che dietro a un pensiero ci possano essere mille sotterfugi, forse è solo un pensiero…
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Ci sono momenti dove solo una visione distaccata dalla vita può rendere chiara il cammino da seguire. Non resisto a ciò, non mi impedisco d’essere ciò che per altri non sono. Non faccio per forza ciò che devo, non sogno sogni di altri. Accantono la solitudine.Apprezzo la vita con la sua ruota infinita e ricordando la foglia, che ogni anno rinasce dopo essere tornata parte della vita che l’ha generata. Danzo sulle note dell’esistenza, non un ballo di gruppo, ma il mio ballo che viene dal cuore, sul ritmo d’infinito note di gioia. Vivo spensierata tutto ciò che c’è, cercando di godere fino in fondo nei momenti più buoni, sapendo già che mi serviranno da coperta per i momenti bui. E quando è luce, avrò luce, ma quando è buio amico e non c’è nessuno che mi darà una lampadina, posso contare solo su di me e sulla luce che ho dentro di me.
Il vuoto è un’anima che non si colma di se stessa.
Chi mi conosce non mi giudica, ma mi resta vicino. Chi mi resta vicino, sa della mia vita e che vivo di verità. Chi mi conosce sa chi sono e quello che sono.