Susan Randall – Stati d’Animo
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?
Quando si è delusi dall’amore e dalla vita quotidiana ci aggrappiamo a qualunque cosa, purché ci faccia stare bene.
Se mi fosse chiesto: “chi sei?” Allora ecco la mia risposta! “Io non so chi sono e per quale motivo mi trovo in mezzo a voi. La mia età non ha tempo, spesso mi sento un centenario altre volte un fanciullo. Quelli che mi conoscono profondamente bramano la mia compagnia, mi vogliono bene, quelli che non mi conoscono e mi giudicano colpiscono il vento con le loro parole. Di questi ultimi, io non li giudico, la mia stima e il mio amore vale anche per loro, perché io non sono come gli altri”.
Non temere le parole, ma i lunghi silenzi. Spesso hanno il sapore del dolore.
L’amore: una scintilla che si accende fra due sconosciuti.
Le mezze misure non mi appartengono, e non mi piace chi le frequenta.
Il cuore a volte sembra voler esplodere, sembra che non riesca a contenere quello che porta con se. A volte mi chiama, mi urla contro per farsi sentire, ponendomi le sue ragioni, i suoi perché. Cerco di non ascoltarlo, di lasciarlo perdere, perché so già dove mi porterà, so già che ormai non appartiene più a me, e che cerca in tutti i modi di prevalere. Io non voglio ascoltarlo, ma fino a quando potrò resistere?