Susan Randall – Stati d’Animo
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?
Se prima mi facevo male per non farlo agli altri, oggi mi salvo, mi tutelo e se rinuncio a me è solo per chi davvero merita!
La notte non porta consiglio,quando nella testa c’è troppo scompiglio.
Ciò che soltanto ora è visibile ai più, io lo scorsi molti anni prima. Piccole erano le mie mani per poterti afferrare saldamente. Debole ed insulsa era la mia voce, per far si che gli adulti mi dessero retta. Quel vortice nero che ti assorbiva lentamente avanzava ineluttabile. Cadesti nel eterno inganno di coloro che contrastano la propria natura, per cercare di essere una inezia come gli altri. Ora che quando ti guardo non ci sei, ora che sei andato a nasconderti in qualche angolo della tua anima, ora che le mie mani sono forti come poche, e la mia voce è possente quanto quella di un leone mi domando: è possibile risalire il vortice nero?
La pazienza è come l’attesa, alla lunga si stanca, ma i suoi frutti ripagano sempre il tempo speso.
Corpi vicini distanziati da chilometriche incomprensioni.
La civiltà del benessere porta con sé proprio l’infelicità.