Susan Randall – Tristezza
Quante volte ho finto il sorriso, quante volte ho detto bene grazie, ingoiando le lacrime!
Quante volte ho finto il sorriso, quante volte ho detto bene grazie, ingoiando le lacrime!
Una volta avevo un cuore. Me lo ricordo bene, fu prima che me lo strappassero dal petto per camminarci sù. Non è stato tanto tempo fà, ma il dolore è cosi grande che sembra io lo sopporti già da un eternità.
Felice è colei che vive sorridendo soddisfatta attimo per attimo, e ne fa tesoro!
Qui ogni ricordo è legato ad un emozione, di gioia rabbia e passione; ma l’indifferenza delle persone a me care mi distrugge, ho provato a fare passi verso di loro ma puntualmente sono stata allontanata, andrò via pian piano senza far rumore, nessuno se ne accorgerà sono certa di aver lasciato un segno indelebile, ma il mio tempo qui sta per giungere al capolinea.
Un dolore non occorre che faccia rumore per avere valore.
Cammini con le tue insicurezze, sorridi, ti guardi intorno, mentre il tuo pensiero costruisce sogni sulle nuvole, tu cammini sorridendo e non ti accorgi, che oramai sei troppo grande per costruire sogni sulle nuvole, troppo tardi per le tue paure, troppo tardi per le tua incertezze, e sorridi, mentre i tuoi sogni volano nel cielo dell’immaginazione.
E, poi, la tua anima è così stanca, stanca che vorresti alleggerirla da quel malessere, quel malessere che ti lascia indifferente, anche se piangi, e non sai perché, vorresti solo sentirti libera da quel malessere che non ti lascia in pace, e stanca, diventi immune anche al dolore!