Susan Randall – Tristezza
E proprio quando pensi che hai smesso di piangere, ecco che ricominci daccapo!
E proprio quando pensi che hai smesso di piangere, ecco che ricominci daccapo!
Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due.
Passato un dolore ne inizia un altro.
Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.
Non so se ho amato troppo poco, o troppo, o forse ho amato le persone che non meritavano il mio amore!
L’amore non ha bisogno di poesia, l’amore ha solo bisogno di guardarsi negli occhi!
La ragione non urla, la ragione si siede ed aspetta!