Susanna Fabozzi – Stati d’Animo
Resto in bilico tra pensieri e sentimenti e non vivo ma osservo la sofferenza di chi sopporta i soprusi di un mondo tanto perverso.
Resto in bilico tra pensieri e sentimenti e non vivo ma osservo la sofferenza di chi sopporta i soprusi di un mondo tanto perverso.
Tutto quello che volevo era starmene tranquilla a leggere il “Corriere dei Piccoli” pensando ai fatti miei, solo che non avevo fatto i conti con il fiato sul collo.
Dimmi perché!? Io non riesco davvero a capire questo tuo accanimento, il tuo volermi far del male a tutti i costi. Non ho fatto nulla per meritare tutto questo tuo odio, sono sempre stato al tuo fianco quando avevi maggiormente bisogno, ho ascoltato ogni tuo dolore con silenzio senza mai farti pesare ciò che tanto ti soffocava, conosco ogni tua cicatrice, dolore o angoscia. Non sono mai mancato come figura, sostegno e allora perché!? Ti ho donato tutto, ogni singolo pezzo di me, ho rinunciato perfino a me stesso pur di esserti accanto, ti ho messa sul palmo della mia mano, ho avuto cura di te come se fossi la parte più bella di me e allora spiegami tutto questo accanimento in cosa ho mancato per indurti a farmi tutto ciò!? Io davvero non capisco e credimi è doloroso essere fatto a pezzi da colei che per te rappresenta il tuo mondo, il tuo universo… La vita… l’anima stessa… è doloroso essere pugnalati e abbandonati da colei che più d’ogni altro è riuscita a cancellare ogni mio bisogno o certezza. Ora mi resta solo un gran dolore senza fine e una sola domanda perché?
Ho sempre trovato molta dignità nella malinconia, con i suoi occhi chini, gli angoli della bocca riversi, il passo cadenzato. Il cuore stropicciato. L’anima tumefatta.
Sono stato in quella che io chiamo la “terra di nessuno”, ovvero in un mondo che viaggia parallelo a quello reale. Un mondo dove mi chiudo quando dentro di me sto affrontando un dolore e una tempesta degna di tutto il mio coraggio. L’unica cosa che posso dire; è che fino ad oggi ho sempre avuto la fortuna di aver trovato il modo per tornare.
Scivola nelle arterie, ti percorre a tutta velocità, passa dal cuore scatenando una danza di battiti, raggiunge la mente dove il suo tocco ravviva ogni singolo pensiero. Il linguaggio muto dell’emozioni.
Capita sai che ti svegli una mattina e vedi tutto con un’ottica diversa;è come quando ti svegli da un sonno talmente profondo che non capisci dove sei.La senti? La sensazione è proprio quella.Le domande iniziano quando ti guardi attorno e pensi “ma io che ci faccio qui”.Ecco… è quello il momento in cui ti sei veramente “svegliato”.