Alessia Porta – Comportamento
Ci sono persone che sono come fontane, danno tutto di sé in un attimo, altre invece sono come pozzi, la ricchezza che hanno dentro la donano poco per volta.
Ci sono persone che sono come fontane, danno tutto di sé in un attimo, altre invece sono come pozzi, la ricchezza che hanno dentro la donano poco per volta.
Preferirei non partecipare mai a certi banchetti… sarebbe di troppo anche il silenzio.
Inutile pretendere la Luna, se sino all’altro giorno hai preferito il Sole.
I pregi mutuano, si rivoluzionano, e magari vengono meno, ma una cosa è certa, i difetti, quelli non solo rimangono immutati, addirittura con il passare del tempo si accentuano.
Zavorrati da testa a piedi, non si smuovono nemmeno i pensieri.
Dinanzi al fatto compiuto non hai scampo, tanto vale prepararsi.
La volontà di cambiamento nasce ancor prima del cambiamento, sarebbe da stolti ritrovarsi a dover porre in atto il cambiamento senza aver fatto i conti con la nostra volontà.
L’eccessiva convinzione annienta la mente.
Di fronte a qualcosa di nuovo siamo tutti un po’ bambini.
Buona parte delle parole che rivolgiamo al nostro interlocutore non vengono apprese, e la maggior parte delle parole che ci vengono rivolte non le cogliamo, e accade che spesso si ci senta incompresi, o si pretenda di comprendere gli altri.
Pensiamo di essere grandi esperti di felicità: “lei ha una vita felice, lui sì che è felice” ma ci dimentichiamo spesso, dove abbiamo riposto la nostra.
Rinnoviamo promesse che amiamo infrangere.
Chi non riesce a perdonare il prossimo, è colui che vive nell’errata convinzione di non potere mai recare alcun danno a nessuno.
Sarà che amo giocarci con le parole, sentirle un può mie e renderle uniche ed irripetibili. Non perdono chi invece, prende le mie parole e me le rivolta contro. Per quanto mi riguarda, le parole sono proprietà privata, tu puoi avere solo il permesso di ascoltarle, ma mai e poi mai di storcerle e farle tue. Quello no. Non lo perdono a nessuno.
Ed io che sto lì sempre a cercare le giuste maniere per non offendere chi ho davanti. E cosi mi ritrovo a detestarmi quando noto che gli altri, del resto, le giuste parole non le vogliono nemmeno trovare e te le scaricano addosso con tanta nonchalance.
Ne varrà sempre la pena abbandonare le tue paure sul ciglio della strada.
Quelle sbadate, quelle che arrivano all’ultimo momento, quelle dai maglioni larghi, e dagli occhiali con la montatura grossa, ecco proprio quelle ragazze, dall’aria sognante, che stringono un libro al petto, che hanno mille amori infranti, e che si siedono sempre negli ultimi posti, quelle che osservano il cielo e spesso inciampano, proprio loro, le amo tutte quel genere di ragazze. Mi ci perdo a guardarle, a scrutare i loro sguardi, si raccontano da sé, hanno una finestra sul mondo ed una al piano superiore, dove si ritirano la sera a fare i conti con le loro fragilità.