Alexandre Cuissardes – Comportamento
Il ribollir di rabbia non fa cuocere il pranzo per domani.
Il ribollir di rabbia non fa cuocere il pranzo per domani.
Fa più danni un ignorante sobrio che dieci intelligenti ubriachi.
Non sono io a cercare le tentazioni, sono loro che non avendo di meglio vengono a cercare me perché sono una preda facile.
Accetto di truffarmi, mentire a me stesso, pur di soffrire meno, almeno per un po’.
A volte non è tanto quello che ci viene detto a fare un brutto effetto, ma chi lo dice.
È giusto dire ciò che pensiamo, ma a volte è meglio dirlo solo se ci viene chiesto.
Il signore ci ha reso più facile il chiudere la bocca che il gesto di tapparci le orecchie, forse per farci capire che è meglio parlare il giusto che non doversi tappare le orecchie per non sentire chi parla troppo, oggi purtroppo vediamo più mani che cercano di tapparsi le orecchie che bocche che tacciono.
Fai sempre del bene, ma solo a chi merita veramente, sarai abbastanza certo di tenere tutto per te.
Cambio posto alle cose, non cambio il loro posto, il loro posto non c’era, non sono mai state al loro posto.
Scrivo meglio di quelli che non sanno scrivere ma decisamente peggio di chi sa appena scrivere.
Oggi non rifarei gli errori di ieri, ne farei di nuovi, diversi.
Spesso chi ubbidisce ad ordini ingiusti è peggiore di chi gli ordini li ha dati.
È vero che chi tace spesso acconsente, ma è altrettanto vero che chi urla molte volte non conta niente.
Se parlassi quanto penso non starei mai zitto.
Convivere con qualcuno è come avere un ospite in casa, non puoi fare ciò che vuoi.
Probabilmente qualcuno ha interpretato il “parlare con le sentenze” con lo sputare ogni giorno qualche sentenza.
Nessuno sa nessuno ha visto, quando c’è da denunciare. Tutti sanno, tutti hanno visto, quando c’è da criticare.