Anna Maria D’Alò

Non si può dirigere l’amore, perché l’amore non ha padroni, ma vola libero con le sue ali.

La sazietà dell’amore è la sua fame.

L’ebbrezza del potere ha sete di potere, l’ebbrezza d’amore ha sete d’amore. Né l’una, né l’altra si placano facilmente.

Non puoi rubare l’amore, l’amore rubato non potrai mai possederlo.

L’abbraccio unifica due corpi e ne fa un calco d’amore.

La carezza è il trasporto del proprio calore sul corpo amato.

Quando dentro di noi alberga l’amore, tutto è musica: arpeggiano le corde dell’anima all’emozioni che inondano il cuore, sinfonie si elevano da mille strumenti musicali, l’orchestra della passione vibra in ogni anfratto ed emana melodie inafferrabili.

Fa che l’amore non diventi mai abitudine, ma che sia fuoco ardente di passione e acqua zampillante di ebbrezza.

Nell’essere umano albergano sempre un angelo e un demone che si amano e si odiano. Infine l’uno si fonde nell’altro.

Non amare per essere amato, ama per amare e sarai amato.

Nell’amplesso, amore, non so se sono io che indosso il tuo corpo oppure sei tu che ti vesti di me.

Amare è vivere nella consapevolezza di appartenere per possedere e per essere infine liberi, pur essendo prigionieri dell’Amore.

L’amore è come partorire una nuova esistenza, insieme, dal grembo delle attese e fare i primi passi tra le braccia del mondo per poi crescere e diventare adulti delle proprie esperienze… fino ad essere vita di altre vite.

Quando si ama si cammina a piedi nudi nell’anima.

Il vero amore unisce, ma non imprigiona: si è un solo corpo ma due anime distinte.

L’Amore è cacciatore e preda dell’altro.

Non è il possesso dell’amore che dobbiamo ambire, ma è la strada per raggiungerlo che dobbiamo attraversare… per farne parte.