Charles Morgan – Religione
Lei crede forse che l’Onnipotente dia a ognuno il suo, creando un nuovo Adamo e una nuova Eva ogni trent’anni?
Lei crede forse che l’Onnipotente dia a ognuno il suo, creando un nuovo Adamo e una nuova Eva ogni trent’anni?
Quand’ero fanciullo, Dio mi teneva per mano, ma io fuggii da lui, e, nella mia giovinezza, avendo bisogno di pace, dissi: voglio trovarlo. Frugai la città con la mia lampada così tersa e pulita che i miei compagni me la invidiavano. Cercai diligentemente per la campagna; con una candela cercai fra le stelle; mi feci umile e strisciai sulla terra guardando nelle buche delle volpi e sotto i petali dei fiori. Ma non trovai né verità né riposo, perché, come un bambino senza intelletto e come molti uomini prima di me, avevo dimenticato che cosa cercavo. Così riposi la mia lampada e la mia candela, gettai via le mie chiavi e piansi, e subito la Sua luce fu dentro di me. Quando tornai alla città, non ero vuoto di essa. Ora sono io nella libertà della Sua prigione, sebbene tutto il mondo martelli alla porta. Dammi la tua mano, o Dio, quando Tu mi chiami fuori.
L’immaginazione consiste nel vedere le cose come sono realmente, nella loro vera essenza, non quali appaiono essere. È il supremo realismo dello spirito. Il paradosso è che l’amore è sua causa ed effetto.
S’inganna chi crede che l’opera dell’artista altro non sia se non un concetto superiormente organizzato di verità già accessibili sotto una forma diversa, e che l’artista non sia apportatore di nuova verità ma interprete dell’aurea mediocritas.
L’arte è un vangelo di realtà che non può esprimersi in altri termini. In tal senso l’artista è un messaggero degli dei, e per tale ragione non può spiegare il loro messaggio in una lingua che non sia la sua.
La genesi dell’opera d’arte – la messe della verità originaria – è un’esperienza meno intensa di quanto non sia il concepirla, poiché nell’attimo della concezione, e in nessun altro forse, l’artista intuisce completamente le proprie divinità, e vede la loro realtà attraverso i loro occhi. In questa facoltà d’impegnarsi, non nello scrivere versi o nel dipingere quadri o nel comporre musiche, sta l’essenza dell’arte, la ragione d’essere di un artista.
Nessun fuoco, nessun carbone può ardere così forte come un amore segreto, di cui nessuno sa nulla.
Coloro che amano dovrebbero stare spesso silenziosi.
S’inganna chi crede che l’opera dell’artista altro non sia se non un concetto superiormente organizzato…
L’arte è un vangelo di realtà che non può esprimersi in altri termini. In tal…
La genesi dell’opera d’arte – la messe della verità originaria – è un’esperienza meno intensa…
Nessun fuoco, nessun carbone può ardere così forte come un amore segreto, di cui nessuno…
Coloro che amano dovrebbero stare spesso silenziosi.