Dino Segre Pitigrilli – Uomini & Donne
Femminista è colei che non avendo successo come femmina, tenta di averlo come uomo!
Femminista è colei che non avendo successo come femmina, tenta di averlo come uomo!
Ho avuto tante donne nella mia vita, ma le ho lasciate tutte senza tanti spargimenti di sangue.
È una donna e perciò vede la vita come non la vediamo noi, e certe volte ci insegna a guardarla; comprende sfumature, percepisce sottigliezze che i nostri sensi non registrano; sa trovare nel vocabolario quell’aggettivo che a contatto con un sostantivo crea imprevedibili effetti. Se è vero che la donna è il complemento spirituale dell’uomo, essa vede l’altra faccia della verità.
Si può passare la giovinezza, nomadi, nelle camere d’albergo, in attesa dell’ignoto, alla ricerca dell’impossibile, in agguato della bella sconosciuta; ci si può inebriare a tutti i profumi, stordire a tute le musiche… Ma giungendo al passaggio a livello della maturità si sente il bisogno di piantare i chiodi nelle pareti di una piccola casa nostra, si pensa con desiderio a un sano profumo di caffè tostato e alla musica di una macchina da cucire.
Non datemi consigli: so sbagliare da me.
L’uomo comune ragione. Il saggio tace. Il fesso discute.
Curarsi per certe malattie è come imparare a nuotare. In caso di naufragio non serve che a prolungare l’agonia.
In fondo non c’è da vergognarsi a cambiare idea ogni giorno: per cambiare idea bisogna avere idee di ricambio.
Il buon senso è il senso del momento.
Coloro che accendono candele sull’altare dell’ideale, nove volte su dieci hanno una fabbrica di candele che li sovvenziona.
I poeti sono imbottigliatori di nuvole.
Si nasce incendiari e si finisce pompieri.
La medicina è l’arte di accompagnare con parole greche all’estrema dimora.
I medici senza clienti si chiamano scienziati.
Si può radere l’erba lungo la marina e stendere i nastri di macadam delle autostrade; si può squadrare l’azzurro per mezzo del cemento armato dei grattacieli, ma la poesia dell’infinito e la musica del mare rimangono.
Riconoscenti sono coloro che hanno ancora qualcosa da chiedere.
Non datemi consigli: so sbagliare da me.