Epicuro – Frasi Sagge
L’ingiustizia non è di per se un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
L’ingiustizia non è di per se un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
Come noi stimiamo le nostre opinioni, considerandole utili, nel caso che siano ammirate dagli altri ed anche quando non lo sono, nello stesso modo dobbiamo stimare le opinioni altrui, purché ne siano degne.
Non intorbidare i beni presenti col desiderio di quelli che ti mancano, ma considera che i beni presenti erano prima tra le cose solo sperate.
Il saggio che si è adattato alle necessità sa meglio spartire con gli altri che prendere tutto per se; nell’autosufficienza ha trovato un tesoro così grande.
Bisogna cercare di fare il domani migliore dell’oggi, fino a che viaggiamo nella vita. Poi, arrivati alla fine della strada, ci allietiamo moderatamente.
L’uomo d’animo sincero vive soprattutto nella saggezza e nell’amicizia, l’una bene mortale, l’altra bene immortale.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente, né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
La giustizia non esiste di per se, ma solo nei rapporti reciproci, e in quei luoghi nei quali si sia stretto un patto circa il non recare ne ricevere danno.
Ciò che una volta presente non ci turba, nell’attesa ci fa impazzire.
Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia.
La povertà misurata al fine che è proprio della natura, è gran ricchezza, ma la ricchezza, se non viene limitata, è gran povertà.
Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie.
Non é irreligioso chi rinnega gli dei del volgo, ma chi le opinioni del volgo applica agli dei.
È sciocco chiedere agli dei ciò che possiamo ottenere da soli.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
O Dio vuole abolire il male, e non può; oppure può, ma non vuole; oppure non può e non vuole. Se vuole, ma non può, è impotente. Se può, ma non vuole, è malvagio. Ma se Dio può e vuole abolire il male, allora perché c’è tanto male nel mondo?
La divinità o vuol togliere i mali e non può o può e non vuole o non vuole né può o vuole e può. Se vuole e non può, è impotente; e la divinità non può esserlo. Se può e non vuole è invidiosa, e la divinità non può esserlo. Se non vuole e non può, è invidiosa e impotente, quindi non è la divinità. Se vuole e può (che è la sola cosa che le è conforme), donde viene l’esistenza dei mali e perché non li toglie?