Giulia Carcasi – Frasi d’Amore
Io penso che l’amore sia un sacrificio sociale. E tu puoi dirmi che non è vero, ma questo è quello che ho visto.
Io penso che l’amore sia un sacrificio sociale. E tu puoi dirmi che non è vero, ma questo è quello che ho visto.
Con Alice sarebbe un’altra cosa, non starei qui a raccontare, neanche a Paolo, me lo terrei per me e non lo scorderei più, non mi lascerei legare perché la voglia di abbracciarla sarebbe troppo forte. E non tornerei a casa, resterei lì, fino al mattino, incastrato a lei, perché è lei il tassello mancante.
Poi però me lo ritrovavo nel cuore, in un gesto distratto che tanto piaceva a lui, nei capelli lasciati sciolti per essere accarezzati meglio, nel vestito del primo appuntamento, nelle scarpe della fuga, nei capelli color carbone di un ragazzo visto per strada.
Perché è istintivo pensare che se corri avanti ti sarà più facile non voltarti indietro. Perché pensi che più vai lontano e più vedrai piccolo e distante quello che ti sei lasciata alle spalle. Ma le regole della prospettiva non sono valide in amore.
Ci siamo spiati da un banco all’altro per 4 anni, senza dirlo quel sentimento. L’abbiamo lasciato crescere dentro di noi, come si cresce un figlio segreto. Anche quando i nostri corpi erano senza forme, quando le magliette stavano enormi e una prima di reggiseno era difficile da riempire… e forse è l’amore più onesto che possa esistere: l’amore senza forme!
Il brutto dei cuori spezzati è questo: che non ci puoi buttare sopra l’acqua ossigenata e soffiare mentre le bollicine camminano sulla ferita, che puoi solo tenerti i cocci. E non ci stanno operazioni e non ci stanno medicine che li possono rimettere insieme, te lo devi tenere così il tuo cuore, rotto.
Ma la vita è un cibo preconfenzionato, qualcuno ha scelto i gusti per te. E tu che puoi fare? Niente, o ti pieghi o ti spezzi.
E penso che sarebbe bello se la vita fosse come le crêpe, che puoi farcire come ti pare.
Certi amori, quelli sbagliati, sono come le sigarette: meglio smettere.
Chi sono io per giurarti sull’eterno?Non sono padrona del tempo.Ma sono schiava di te.
“Io penso che l’amore sia un sacrificio sociale. E tu puoi dirmi che non è vero, ma questo è quello che ho visto. Mi guardo intorno ed è pieno di gente divorziata, di storie d’amore franate e io come faccio a stare con una persona e a credere che non finirò anch’io tra quelle macerie?””Io penso che un tuo bacio può valere le macerie in cui forse un giorno mi lascerai.”
È convinta che anche l’amore sia un movimento di lancette che battono tempi diversi: le storie di due persone si sovrappongono per poco, poi ognuno si riprende la sua storia e la sua strada.
Il fidanzato la avverte diversa da com’era partita e impazzisce perché s’impazzisce quando chi ami cambia per qualcosa che non dipende da te.
Ci sono laghi e fiumi e il Gran Canyon da vedere, ma io voglio esplorare la fossetta che hai ai lati della bocca.
Essere pioggia non è facile. Devi concederti solo alle terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi.
Nella storia di ogni persona c’è una diga. Da una parte, l’acqua che cresce e scalcia ed è energia. Oltre lo sbarramento, la terraferma. Tu di me sai la terraferma. E allora ti racconto l’acqua che non hai mai visto.
Adesso so che ogni volta che non ho chiesto a una persona “guardami per intero e sta’ attenta, quando mi fai una carezza accarezzi di me anche questa polvere, quando mi offendi offendi di me anche questa ferita”, è stato per lasciare quella persona libera di accarezzare e offendere: non c’era altra soluzione per conservare il contatto e restare insieme.