Guido Paolo De Felice – Frasi d’Amore
Anche se non ti ho mai avuta, non vuol dire che non ti abbia amata.
Anche se non ti ho mai avuta, non vuol dire che non ti abbia amata.
Parlo sempre di te, parlo solo di te. Tranne che con te. Manchi e sai mancare, sei decisamente la più brava a non andarsene via.
Persone che ricordano te, momenti che ricordano te, canzoni che ricordano te, gesti che ricordano te. Stasera sei lontana mentre io penso a te, eppure sei vicina a me non chiedermi perché. La cosa che più fa male è non poterlo urlare. Come ci frega l’amore, dà degli appuntamenti e poi viene quando gli pare… Sei arrivata apposta, tu che eri solo da incontrare, ma che ci sei sempre stata.
Vederti in mezzo a tanta gente mi fa capire quanto grande a volte sia la distanza tra ciò che vorresti e ciò che puoi avere per le occasioni perse, le parole non dette, i momenti sbagliati, i desideri non confessati. Però ogni volta che ti rivedo so che, anche se ho sbagliato a perdermi in te, ho sbagliato bene.
Le tue smorfie, i tuoi capelli, il tuo lasciarti guardare, il tuo odore, i tuoi gesti, i tuoi sorrisi, la tua pelle, le nostre risate, le nostre parole non dette perché con te non serve parlare, perché più ti guardo più tutto ha senso. Parto con una valigia piena di tutto questo, piena di te, che eri solo da incontrare ma ci sei sempre stata. Fino in fondo, fino alla fine, fin quando fa male, fin quando ce n’è.
Ci sono persone che quando le incontri ti cambiano, anche non volendo. Persone che conoscono quelle parole, che hanno quegli sguardi, quei modi di fare, quell’odore che ti aprono le parti più nascoste del cuore. E non te ne liberi facilmente, forse mai più. Ma nulla di tutto questo può mettere in secondo piano il rispetto per se stessi. Mai, nessuno lo merita. Basta così.
Il tuo modo di ridere e di farmi ridere, la tua capacità di essere cento volte più bella in ogni istante, in ogni gesto, anche il più piccolo, in ogni smorfia, sempre diversa, con i miei occhi sempre incollati su di te. Senti addosso quegli occhi, li senti quando parli di te come se non ti piacessi mai e invece sai di essere una meraviglia. Anche lontana dei chilometri, persa chissà dove, chissà con chi, porti con te il mio desiderio di te, incollato sulla tua pelle.
Mi sono cibato dei tuoi capelli, mi sono appropriato dei tuoi sguardi, ho annusato la tua pelle al punto da riconoscerla tra qualsiasi altro odore, anche tra cent’anni, mi sono perso tra le tue mille smorfie. Hai cambiato il mio modo di vedere, ricordare, sognare, desiderare. Non sapevo quello che stavo cercando, so solo che ti ho trovata. E che sei la più brava a non andarsene via.
Sono sempre più convinto che Dio troppo spesso dia il pane a chi non ha i denti. Poi, non soddisfatto, a questi personaggi i denti li fa spuntare successivamente, quando è troppo tardi, quando non resta loro da far altro che usarli per mangiarsi le mani per tutta la vita.
Eri così sbagliata da essere la cosa migliore che potesse capitarmi.
Mi sono innamorato di te perché pur senza farmi domande, avevi tutte le risposte che ho aspettato da sempre.
La persona giusta per cui perdere la testa deve essere una poesia, non una preghiera.
Le corna sono un accessorio vintage in voga più che mai.
Sbilanciarsi sul “per sempre” è come avere la presunzione di comprare un gratta e vinci con la convinzione di aver già vinto senza grattare la patina grigia. Non si finisce mai di scoprire cosa c’è sotto quella patina grigia delle persone. E il più delle volte la scritta “non hai vinto” è grande almeno quanto le aspettative che ci eravamo creati.
Io parto per salvare principesse, non mi tiro mai indietro. Il problema è quando arrivo in cima alla torre, mi rendo conto che sono sempre peggio del drago.
Sai quando capisci di essere davvero innamorato? Quando proprio non riesci a stare zitto ma senti di voler urlare al mondo intero ciò che porti nascosto lì, al centro del cuore, nei tuoi pensieri più intimi e profondi. Amare è urlare, saltare, ballare, è frenesia, battiti che si rincorrono, è sudare freddo. È sovvertire i sensi, sognare un odore, ascoltare ciò che raccontano gli occhi di quella persona, è assaporare lo sfiorarsi di quelle labbra su cui si riesce ad avvertire il senso di una vita intera. È sentirsi vivi come mai prima.
Ricorda: non c’è mai stato nessuno che abbia imparato ad amare senza aver sofferto. Proprio così come non c’è mai stato nessuno che abbia imparato a camminare senza cadere più e più volte. Tuttavia, le cadute in sé sono sopravvalutate: sono tutte le volte e il modo in cui ti rialzerai che permetteranno al tuo cuore un giorno di essere così diverso da brillare nel cuore buio di chi ti aspettava da sempre. Di chi, anche non conoscendoti, sapeva che prima o poi l’avresti trovata.