Luigi Augusto Belli

Se c’è una cosa che non sopporto, è la presunzione di chi crede di essere migliore di me, ma poi, capendo chi sia mi viene solo da sorridere.

Se credi di essere perfetta, stai serena perché tanto, la perfezione, non sarà mai alla tua portata, quindi rilassati.

Non sottovalutate mai la quietudine di alcune persone, perché la loro sarà una furia devastante quando la loro pazienza esaurirà.

Non è quello che si dice ad attrarre le persone, ma è il come lo si dice, così come non è ciò che si fa, ma è come lo si fa, quindi in coscienza si deve saper dare il massimo di quanto gli altri si aspettano da noi.

Se ascolti sempre tutto quello che ti dicono, non farai molta strada e la darai vinta a chi vuole farti del male, quindi fregatene, e prosegui senza ascoltare, vedrai che starai molto meglio.

Se qualcosa è fuori del tuo controllo, perché preoccupartene? Concentrati sulle cose che puoi cambiare.

Ricordati: avere una doppia personalità è come non averne nessuna!

Gli uomini parlano, parlano e poi si offendono se dici loro che solo quello sanno fare.

Avrò anche molti difetti e pochissimi pregi, ma l’unica cosa che so di avere è l’esser vera.

Le persone buone le riconosci dal cuore, e da come sanno far valere i propri principi.

Non mi faccio trascinare dalle parole, quello che conta per me son sempre stati i fatti, le favole le racconto ai miei nipoti.

Sono loro, sì quegli abbracci che ti fanno sentire protetta, che ti riscaldano il cuore, e donano modo di parlare senza dire niente.

Non aspettiamo che le persone cambino, ma incominciamo noi stessi a cambiare, cambiando atteggiamento e ponendoci di conseguenza con chi incontriamo.

Quando i giochi si faranno duri, non aspettatevi che gli altri giochino per voi, sarete sempre soli voi e la partita, ed allora giocatevela.

E così ti rendi conto che certe persone possono anche rimanere nella tua mente, ma non nella tua vita.

Sii semplicemente espressione di te stesso, mai la copia di qualcun altro.

Sorrido a quelle persone che mi giudicano, e pensare che di me sanno solo il nome.