Mario Pugliese – Vita
La tecnologia avanza, l’umanità resta indietro, troppo evoluta la specie umana, sarebbe il caso si fermasse un po’ e interrogarsi se siamo ancora umani oppure semi robotizzati. Con emozioni, sensazioni, valori.
La tecnologia avanza, l’umanità resta indietro, troppo evoluta la specie umana, sarebbe il caso si fermasse un po’ e interrogarsi se siamo ancora umani oppure semi robotizzati. Con emozioni, sensazioni, valori.
Non ho ferite visibili sono bravo a curarle a vestirle con classe le mie sono lacerazioni invisibili piccoli tagli sull’anima.
Maschera di carta peste, a volte basta una sola lacrima per scioglierla. Guardando tutta la merda che ce in giro. Essere se stessi e faticoso, doloroso, gravoso un fardello da portarsi appresso. Ma essere stessi vuol dire anche avere personalità, dignità coerenza e rispetto per la propria persona.
Ci sono quei giorni come oggi, che in brevi rewind rivedi fotogrammi del passato, e ti accorgi che non vale la pena odiare o meglio ignorare, Chi anche se per un breve percorso abbia fatto parte della tua vita.Ti senti cresciuto e sereno dentro, forse hai vinto la paura che possono farti ancora male, e cosi fai dei passi indietro a volte anche un’amicizia virtuale accettata vuol dire rendersi consapevoli della propria forza e vivere in pace con se stessi. Buona vita a tutti voi.
Ci sono giorni che scappano via e afferri solo alla fine, quando sei stanco. Sfinito da non riuscire ad assaporarne il gusto l’essenza il piacere. Ma sono altri giorni da aggiungere altri da togliere.
Instabile tutto è costantemente instabile e fra un decollo e un’atterraggio, prendo coraggio.
A volte anche un microbo diventa intraprendente, e acquisisce la convinzione di potere prendere per il culo chi di microbi ne ha ucciso a milioni.
Male che oltre il male non può andare. Quando hai già raggiunto il limite massimo può solo scalfirti e non feriti.
Attimi rubati al tempo dei pensieri. Un tempo lungo e veloce che non lascia spazio. Sono gli attimi che rimangono e non vanno più via. Sono i miei attimi di vita che come un predatore rubo e metto via.
Ci sono giorni… nei quali non ascolti quella vocina che ti sussurra “Vai avanti con le tue scelte sono giuste” e te ne fotti e tradisci quello che la gente comune chiama sesto senso, e così si vendica portandoti a sbagliare ancora.Come ho già scritto in passato, a volte basta un gesto un’immagine, uno sguardo una parola per riportarti alla mente, film già visti storie già vissute.E capisci che la merda è tanta… e tu se vuoi stare a galla devi per forza di cose diventare stronzo.
Negare l’evidenza è la forma più perfida della bugia. Gli specchi non sono fatti per arrampicarsi, è fastidioso lo scricchiolio.
Siamo schiavi delle nostre identità e viviamo in prigioni create da noi stessi. Il modo migliore per sopportare il mutamento continuo è quello di trovare la pace all’interno del nostro cuore. Ciò che oggi ci rende felice domani ci recherà tristezza e ciò che oggi ci rattrista domani potrebbe darci la felicità.
Spesso non si è ascoltati. Una sordità che acceca l’animasi cerca sempre di dare il meglio. Cercando dentro di noi le parole più belle ma sono solo parole rimaste tali. Ci sono parole e frasi che rimangono indelebile nel tempo. E solo allora con il tempo assumeranno il peso di una montagna. Pantarei.
Soffia forte il vento, arriva in tutti gli angoli anche i più protetti. Sembra bufera. Il vento, a saperlo ascoltare comunica sensazioni, malinconie e bisbiglii. Sfinita fantasia che fonde gli eventi naturali e li rimodella nel senso della vita. Sole acqua e vento un contrasto della natura per combattere le intemperie atmosferiche, diciamo che lottano in cielo come in terra.
Lo specchio Non mente mai. A volte ti tira fuori l’anima. Si sa che degli specchi non ci si può fidare, perche mostrano la realtà o forse ne mostrano più di quanto una qualsiasi persona voglia vedere.
“Chi ha tempo non aspetti tempo”. Da un vecchio proverbio nasce questa riflessione. Molto spesso siamo carnefici del nostro stesso tempo. Quando non ce lo cerchiamo assiduamente, lo rincorriamo freneticamente, dandoci l’impressione che ci sfugge. Un gioco perverso del rincorrersi a vicenda. Quando lo abbiamo, non facciamo altro che rimandarlo, con la classica frase “tanto c’è tempo” e cosi perdiamo gli attimi dei quali potremmo arricchirci e goderne. Per poi rimpiangere il tempo perduto e non goduto. Non dimentichiamoci che il tempo perduto oggi non torna più e non potrà mai essere recuperato, quello di domani sarà un’altro tempo, ma non certo quello perduto.
Ci sono sere che ti addormenticon un pensieroche ti accompagnerànel viaggio del tuo sognoper ritrovarlo al mattinoinsieme al tuo sorriso.Ci sono sere cherimarranno mie per sempre.