Mena Lamb – Stati d’Animo
Le sfumature del dolore rimangono impresse nell’anima, il dolore lascia cicatrici che solo il tocco autentico di mani delicate, nel trascorre inesorabile del tempo, riesce a rendere meno dolenti.
Le sfumature del dolore rimangono impresse nell’anima, il dolore lascia cicatrici che solo il tocco autentico di mani delicate, nel trascorre inesorabile del tempo, riesce a rendere meno dolenti.
Le fotografie ci rimandano alle sensazioni di quell’attimo che è rimasto impresso nell’anima riportando a galla le emozioni che ha scatenato… quando coscientemente crediamo persi i ricordi una fotografia li fa riaffiorare sotto forma di un sorriso, una lacrima un o un semplice palpito dell’anima.
Un capolavoro è ciò che toccando l’anima di una persona ne cambia per sempre lo sguardo!
Talvolta capita in giornate grigie e anonime che il ticchettio delle gocce di pioggia intonino una dolcissima sinfonia che colorano la giornata e la rendono speciale.
Meglio ritornare a calpestare terreni pianeggianti. L’effimera euforia provocata dall’aria rarefatta delle alte vette ha un effetto boomerang spiacevole per il cuore!
Ho riscoperto la nostalgia come un sentimento caldo che ti veste, ti riempie, ti riscalda col calore dei ricordi e la consapevolezza di ciò che sei stata e continui ad essere!
Cogliere quell’aspetto profondo ed essenziale del nucleo del dolore ci fornisce il passaporto per poter afferrare al volo un viaggio in quegli attimi di felicità che altrimenti non riconosceresti. Caratteristica della felicità è la fugacità, dura un attimo, è uno stato d’animo, un’emozione e le emozioni hanno un loro tempo e un’anima che ha vissuto il tormento del dolore impara a coglierle.
Quando un’emozione piomba in un cuore con tanta dolcezza ti accorgi che la tua vita ha un nuovo significato, un nuovo sapore, una nuova porta sul futuro si è aperta!
Pesa scrivere anche una sola parola quando si sa che chi dovrebbe leggere usa il solito indifferente e superficiale impegno.
Certe volte è così pesante tenere in mano una penna per scrivere ciò che senti dentro.
La vera difficoltà non è liberarsi delle cose o di qualcuno ma sentirsi liberi dalle cose e da qualcuno e rimanerlo! Chiediti chi sei, cosa vuoi, cosa ami, indossa il sorriso più bello che hai e incomincia a guardare con gli occhi dell’anima, quando nell’orizzonte noto scoprirai nuovi colori allora sentirai il sapore della libertà, allora sarai libero.
Il mio e il tuo peggio. mi son chiesta cosa significa e quanto vale il “peggio” e la risposta è stata che non si può quantificare e paragonare il peggio, che ognuno ha un suo peggio nella misura della qualità della propria sopportazione e nella obiettiva scelta della reazione, ma ho anche sperimentato che al peggio segue sempre un meglio e in questa alternanza esce fuori la forza dell’anima!
I lineamenti del volto come accade con i colori assumono sfumature a seconda delle emozioni.
È stupore quel percepire intimamente il vero senso della meraviglia del mondo non lasciandosi tentare dall’abitudine a guardare alle cose non vedendo. Per sentire ciò che i nostri occhi vedono dobbiamo avere il coraggio di esporci in nudità e trasparenza. Nasce il dialogo con il mondo quando accogliamo dentro di noi la sua essenza come parte di noi e diventiamo parte del mondo.
Credo che la stazione sia il luogo dell’autenticità delle lacrime e dei sorrisi, dove, negli arrivi e nelle partenze si alternano stati d’animo profondi lasciando poco spazio alla finzione.
E dopo l’ultima lavatrice, programma “delicati”, detersivo profumato, smacchiatore, ammorbidente quanto basta, mi auguro che domani ci sia il sole, che le macchie siano andate via e il colore non sia sbiadito! Mi dispiacerebbe se il mio cuore perdesse quel suo colore vivace, caldo, quel suo inconfondibile profumo di buono, e se qualche fibra si fosse infeltrita, ma, tant’è, nel gioco delle parti qualcosa si mantiene ma qualcosa è inesorabilmente destinata a degradarsi.
Il livido ci restituisce, in fastidio visivo, un graffio profondo sull’anima.