Michelangelo Da Pisa

Due sono le categorie di persone delle quali bisogna diffidare: quelle che parlano poco di sé e quelle che parlano troppo di sé.

Impossibile è l’alibi del perdente.

La paura può essere l’opportunità per guadare il fiume delle umane miserie.

È solo quando stai affondando che distingui nettamente chi è zavorra e chi zattera alla quale aggrapparsi.

La straordinaria bellezza della vita sta nella capacità di trasformare una sconfitta in concime per la rinascita.

La passione nel pensiero è il lubrificante per l’azione.

Sono le mani più ruvide quelle che hanno più storie da raccontare.

Sperare diviene un bisogno quando vivere sembra un macigno.

La vita inizia a finire quando l’abitudine diventa un’attitudine.

La normalità regna dove la mediocrità abbonda.

Cuore e cervello sono gli unici due beni il cui valore aumenta in maniera direttamente proporzionale all’uso.

La creatività senza comunicazione è una favola privata del lieto fine.

Il dubbio corrode, ma di certezze si muore.

Il tragitto è composto da passi. Ognuno ha la medesima importanza del precedente e del successivo. Singolarmente sono prossimi al nulla, in sequenza profumano di meta.

La cultura è un’appariscente cornice barocca, ma è l’umiltà la tela che ne giustifica l’esistenza.

È quando sembra che la tempesta si sia placata che il passato tende un’imboscata alla tua vita.

Il passato è un pesante bagaglio che rende il viaggio più agevole in alcuni tratti, più arduo in altri.