Michelangelo Da Pisa – Comportamento
Sai cos’è la vanagloria? Una semplice coincidenza; il motivo per cui immeritatamente e smisuratamente ti vanti è lo stesso per il quale gli altri spassosamente e lecitamente ti prendono per il culo.
Sai cos’è la vanagloria? Una semplice coincidenza; il motivo per cui immeritatamente e smisuratamente ti vanti è lo stesso per il quale gli altri spassosamente e lecitamente ti prendono per il culo.
Tutti noi abbiamo una maschera scenica sopra un’indole cinica.
Avete mai notato che gli arroganti non abbiano alcuna virtù della quale arrogarsi la paternità e i supponenti non abbiano alcun merito che possa supporsi? È negli spazi angusti dell’umiltà che abita la straordinaria complessità dell’umana conoscenza. È nell’aristocrazia dell’animo che regna indiscussa la semplicità.
L’anima io mi danno, d’anno in anno perché un danno è tutto ciò che essi mi danno, per questo mi condanno.
Qualcuno ha il dono di giocare al tiro alla fune col peggio di me. E vincere.
Ho un carattere pessimo e almeno una dozzina di motivi al giorno che mi ricordano il perché.
Comunque controvento, o divento o m’invento.
Scrivere è una curiosa forma di egocentrica riservatezza, di modesta vanità, di umile ambizione.
La fretta sarà anche cattiva consigliera, ma le occasioni migliori le ho perse indugiando su riflessioni contorte. Nel temporale decisionale lascia che il pensiero sia tuono e l’azione sia lampo.
Il solitario non è un uomo solo, non è stato privato dell’umana presenza, ha scelto liberamente di donare la propria assenza al resto del mondo per far compagnia a se stesso.
Rinviare una decisione è dilazionarne l’agonia in scomode rate con tasso d’ansia da usura.
A cinquant’anni essere giovanile è un’opportunità, atteggiarsi da giovane è una misera illusione.
Quattro occhi che condividono lacrime sono molto più intimi di due corpi che dividono un letto.
Le cose sono due: o io divento sempre più intollerante o gli altri diventano sempre più stronzi.
Ho un caratteraccio, ma grazie al cielo ho margini di peggioramento.
Questa esistenza non s’intona affatto alle mie fantasie, mi mimetizzo nella consuetudine, aspettando il momento giusto per tendere un agguato all’eccezione.
Dimenticherai momenti che credevi tatuati indelebilmente sul tuo futuro, ricorderai invece emozioni perfettamente mimetizzate nel banale della quotidianità, sorriderai di lacrime che arbitrariamente solcarono il tuo viso, ti commuoverai quando una mancanza diverrà essenza. È così, mente e cuore sono anarchici nella loro strategica alleanza.