Michelangelo Da Pisa – Comportamento
Ti piantano un coltello tra le costole e pretendono le scuse per avergli scheggiato la lama.
Ti piantano un coltello tra le costole e pretendono le scuse per avergli scheggiato la lama.
Io ci metto un volto, un nome, un cognome e sangue misto ad inchiostro. Ti par dunque poco? Non pretendo facile adulazione, ma prima di giudicarmi, indossa le scarpe del mio viaggio.
Essere educati in un regno d’insolenza è un atto di estrema forza. D’altronde, sguazzeresti mai in una pozzanghera fangosa indossando il tuo abito migliore?
Un singolo gesto di sconsiderata gentilezza può alimentare un sorriso per una giornata intera.
L’essenza di un uomo risiede nel suo comportamento, con la certezza di non esser visto, punito o giudicato.
La gratitudine è il frutto più dolce per colui che mette radici profonde nelle aride terre delle altrui esistenze.
Il gioco “un, due, tre, stella!” Insegna che le persone agiscono in maniera differente a seconda se mostri loro gli occhi o le spalle.
Qualsiasi gesto privo di passione è pura meccanica, solo un movimento senza sentimento, un’altalena vuota sospinta dal vento.
Dimmelo, cosa temi di più, la fine di una giornata di sole o il non essere all’altezza d’affrontare l’inizio di una tempesta?
Sono in precario equilibrio, al confine dei miei limiti, sulla linea di demarcazione tra il vivere e l’esistere, tra essere e divenire.
Là dove non germoglia empatia, l’egoismo mette radici profonde.
Il cuore mi ha sempre implorato di far la cosa sbagliata con la persona giusta e non la cosa giusta con la persona sbagliata.
La geografia è una semplice opzione. Parliamoci chiaro, conta il luogo in cui sorge il sole se lo condividi con una comparsa della tua esistenza? Conta dove nasce un brivido o chi te lo inietta sottopelle? Me ne frego delle coordinate geografiche, io sono per l’ovunque, comunque, ma non con chiunque.
Scrivi poesie e ti daranno del depresso. Proponi amenità e ti tacceranno di superficialità. Taci e sarai insensibile. Chiedi e sarai inopportuno. Se cammini non meriti la meta, se corri vuoi tutto e subito. Per questo io faccio un po’ come cazzo mi pare, tanto un dito puntato contro l’avrò comunque.
Siamo pronti a perorare, dal divano del salotto, cause lontane geograficamente, storicamente, culturalmente, ma quando il vicino bussa per chiedere del sale non apriamo nemmeno la porta. Sarà perché l’impossibile è molto più comodo del probabile.
Dopo aver navigato avventurosamente altri mari, ritornano in porto con la certezza di attraccare in acque sicure. Non concepiscono l’eventualità di trovarvi ormeggiato solo un lontano ricordo, osservando in lontananza la tua vela puntare fieramente l’orizzonte.
Anche la forma, talvolta, ha la sua rilevanza. Tra chi risponde con un no e chi non risponde affatto c’è una sostanziale differenza. Gli antichi la chiamavano educazione.