Michelangelo Da Pisa – Frasi d’Amore
L’amore è un gelsomino ai bordi del cratere di un vulcano. Devi avere la fortuna di scorgerlo, l’ardire di coglierlo, la pazienza di curarlo.
L’amore è un gelsomino ai bordi del cratere di un vulcano. Devi avere la fortuna di scorgerlo, l’ardire di coglierlo, la pazienza di curarlo.
Il mio sentimento è prima di tutto educato; vedendo la ragione in piedi, stanca e traballante, si alzò e le cedette il posto.
Era una strana forma di mimetismo, quando lei mi abbracciava sembrava che il tempo passasse ma non si accorgesse di noi.
La vera fortuna non è incontrare qualcuno che sia diverso dagli altri, ma incontrare qualcuno che ti faccia apparire gli altri tutti uguali.
Da ragazzino credevo nell’amore a distanza, ora credo nella distanza dell’amore. Ci rispettiamo, ci annusiamo, ma ci osserviamo con attenzione da lontano. Lui non disturba me, io non disturbo lui; pianeti distinti orbitanti attorno la stessa stella, sperduti, ma a portata di pelle.
Anche la lingua italiana ha le sue imperfezioni, ad esempio consente di coniugare il verbo amare al condizionale.
È una questione di selezione naturale, il sentimento debole o evolve o muore, sopraffatto dal tempo, divorato dalla routine.
Ero uno tra i tanti, ma per lei, tra i tanti, ero uno. È così, a volte non conta chi sei, ma come ti fanno sentire.
Ogni uomo sarà irrazionalmente stupido almeno tre volte nella sua vita: da bambino, da anziano, da innamorato.
Sei stata scorretta, avresti dovuto avvisarmi degli effetti collaterali del tuo sguardo, della dipendenza che ne sarebbe scaturita.
Erano lì, l’una al fianco dell’altro, in cima alla Collina dei Desideri. Dinanzi a loro la sconfinata Vallata delle Emozioni. “Vedi?”, disse la ragione al cuore, “Tutto questo un giorno sarà tuo”.
Ho provato a infettarlo, tutto inutile, l’amore è immune alla coerenza.
Il tempo non puoi fermarlo, ma tuffandoti nello sguardo di chi ami puoi ingannarlo.
Esiste forma di energia più potente del riflesso della luce in due occhi che ti fissano nel buio? Quel piccolo riverbero, così tenue, così insignificante, eppure capace di alimentare un pensiero per giorni.
Tutto mi scivola addosso, impermeabile a parole, tempo, solitudine, quasi… Ho un’impercettibile crepa nella quale si insinuano ritmicamente gocce di momenti. Ammiro la loro costanza nello scavarmi, nel trovare un varco nel mio orgoglio. Ed è uno stillicidio di te.
Il rancore è solo amore impolverato.
Quei lenzuoli appesi dagli innamorati sui ponti, lacerati dal vento, umiliati dalla pioggia, derisi dal tempo, ma sono lì, tra ruggine e ingenuità e resistono, forse anche oltre il sentimento che rappresentano.