Ornela Radovicka – Frasi d’Amore
Gli amori veri nascono quando si covano emozioni segrete.
Gli amori veri nascono quando si covano emozioni segrete.
Il traguardo più difficile, ma altrettanto più bello della natura umana è perdonarci, vivere e volersi bene.
Eros non è violenza, ma è acuta vendetta intellettuale dell’amore.
L’amore umano non è mai a senso unico (altrimenti sarebbe amore divino), dovrebbe essere senza quella dose forte d’egoismo e prevaricazione, generoso e solidale.
Il cuore bello è quel cuore in cui i pezzi sono stati rimossi, altri pezzi strappati, altri donati. I solchi frastagliati ricordano le lingue differenti dell’amore guadagnato e condiviso.
Passione d’amore è il cuore sottoposto ad un improvviso esame cardiaco, un’alchimia onesta e privata, delle sue avventure e disavventure.
L’occupazione d’amore ha il suo curriculum vitae di: altruismo, l’intimità, la comprensione.
L’amore non è mai adeguato, è insufficiente quando dentro di noi sia i pensieri che il corpo iniziano a prendere una posizione e ad avere un forte bisogno di ricevere più amore, per essere considerato amore.
Dare fiducia, per me significa: consegnare un diamante soltanto una volta, ri_darla, significa: quella morte interiore che affligge sempre quella parte casta.
Assumerlo come amico, significa che hai accettato anche le sue ferite esposte, e poi respingerlo bruscamente, rifiutargli una spiegazione, negargli una parola ecco, l’azione più vile, più abietta, più miserabile che si possa compiere, confronto ad altro, che ti ha considerato come “amico”
Razionalità ed irrazionalità nella loro dicotomia: si incontrano, non si guardano e non si salutano, pero, involontariamente hanno scambiato sfumature fra di loro.
Se c’è pericolo decidiamo noi se affrontarlo o mediare, ma bisogna spingere “oltre” per sfidare il limito conosciuto.
I cervelloni raffinano idee, i cervelli ricoverano e analizzano i pensieri, e i cervelli piccoli ficcano il naso.
L’apparenza parla, l’appartenenza trasmette.
“Volersi distinguere” è un lavoro faticoso, artificiale, mentre “distinguersi”, per chi è già diverso, è la normalità della naturalità.
Le mani parlano, sono eleganti e possono essere anche ruvide. Sono sensuali, calde, forti, nobili, armoniose. Mani che fanno echi, afferrano, toccano, fanno azioni, dimostrano concretezza, danno cenno alla passione e aiutano alla compressione, e sono cosi meravigliose, quando le loro dita sembrano i prolungamento del cuore.
Le idee che dominano il mondo sono sempre pensate nel buio, oppure sono germogliate sotto una lampadina da 40 watt. Il più delle volte l’illuminazione si è svegliata nella più grande disperazione, mentre si rema, con grinta, in un mare “gotico” di “perché”.