Sherly Holmes – Vita
Non sono mai salita su un aereo in vita mia, e male ho fatto. Non saprò mai come si costruiscono i castelli in aria.
Non sono mai salita su un aereo in vita mia, e male ho fatto. Non saprò mai come si costruiscono i castelli in aria.
Il teatro della vita è una grande esplosione di filosofia, psicologia. nulla le sfugge, quando se qualcuno ecco che lei cambia le regole affermando che oggi come oggi il gioco di ruolo avvolge maschi e femmine nell’uguagliare avvicinandosi al sesso opposto. L’una per la indipendenza e la padronanza della vita come di se stessi, l’altro per elogiare quella bellezza che nell’arte veniva sempre raffigurato nei nudi di donna.
La consapevolezza della donna è quell’istinto materno guidato dalla tenerezza e dalla ragione. La consapevolezza dell’uomo è il sostegno che può dare alla donna, affinché la paura dell’abbandono non lo soffochi per sempre. Ma è proprio per paura di soffrire che ci fermiamo allo stesso punto. Ed è solo con la consapevolezza che ci si aiutano le persone a rialzarsi una volta ruzzolate a terra. Poiché in quel momento non hai di fronte né pregiudizi e né niente, hai il tuo cuore nelle mani, che una volta toccato, dà un barlume a chi brancolando nel buio ha toccato il fondo, illuminandogli del buon esempio che tu stesso hai saputo dare se il maestro primo che l’ha dato sei stato te stesso.
Mi sto sentendo spiritualmente sempre più come il professor James Moriarty, uno spirito asociale e selvaggio e solitario. Filippo dirà che anche lui è così ma non è così: lo so troppo bene che lo studio è il suo mestiere.
Non è convinzione la mia e nemmeno conflitto di personalità, non è nevrosi, è solo scomoda verità.
Non porto maschere signori e signore, vedete? Le getterò nel fuoco costi quel che costi. Guardiamoci negli occhi, che in fondo ai miei c’è un uomo.
Lo spavento è innato alla luce della dolcezza, mai nessuna abitudine è abituata a tal dolcezza, quando correndo via già da dentro, si resta per la forza di gravità e non per forza di volontà.
Non mi piace dire “sono una donna” nessuno mette giù le maschere tanto facilmente quanto con tale facilità alza più le voci bestiali che quelle umane.Io ho un corpo di donna e lo sono pienamente, ma dentro sento di essere un ragazzo.Ho provato a dirlo al mondo che mi riso in faccia.Ma quando il vero mondo ha visto le mie lacrimeHa messo da parte quello che era il suo orgoglio, solo per amore.
Nella vita incontrerai chi si presenta come tanti fogli di carta che tu metti insieme, per scrivere la tua storia e la tua vita, che siano te stessi o gli altri, il principio è uguale finché sarai inchiostro e non carta scriverai anche a vuoto facendo finta di niente, quando sarai solo carta sarai ignaro di tutto e schiavo della più totale disperazione di te stesso, quando sarai finalmente carta ed inchiostro potrai capire che se prima non sapevi cosa scriveva l’inchiostro, ora che lo conosci, puoi anche prendergli la mano e sostenerlo ed andare oltre le parole che scrive.
Chi ha la vera conoscenza di sé, sa perdonare l’imperdonabile.
Ti rendi conto poi un giorno che stare ospiti da qualcuno che ha un computer con internet e chiedere di usarlo, è come chiedere di andare in bagno. Non cambiano le esigenze degli altri, cambia solo il fatto che quando il computer è il tuo e stai nella tua dimora ti senti il padrone anche dello sciacquone che si tira!
Ti rendi conto poi un giorno che stare ospiti da qualcuno che ha un computer con internet e chiedere di usarlo, è come chiedere di andare in bagno. Non cambiano le esigenze degli altri, cambia solo il fatto che quando il computer è il tuo e stai nella tua dimora ti senti il padrone anche dello sciacquone che si tira!
Capisci davvero a fondo le persone quando la croce che hai portato per anni sulla schiena, diventa il canto libero delle balene che albeggiando tra le onde, hanno sempre tenuta stretta la più intima felicità fuggente.
Professor moriarty: -…beatrice:. -: d *ridacchia forte*professor moriarty: -Cosa c’è di divertente!?Beatrice: -Il fatto che avete da anni dato la caccia alla persona sbagliata… sapeva lei che ho un fratello con le mie vere sembianze!?Professor moriarty: -Eh!? Non dire sciocchezze! Stai zitta!Beatrice: -Lei, ha lasciato rubare la macchina scambia dna, da Fenwicke e scagnozzi… ma lo sa che mi avvicinai per vederla meglio e mi sono trasformato nella ragazza che vede!? :d Quel biondo a cui sta dando la caccia è mio fratello maggiore.Professor moriarty: -Che cosa!? Allora sei tu, Sherlock Holmes!Beatrice: -Da più di duecento anni, che dalle cascate di Reichemback, le ho detto che lei guarda ma non osserva e la stessa cosa fino alla nausea ed oltre ce l’avrò detto miliardi volte al mio grandissimo collega Watson: dprofessor moriarty: -e allora dov’è la cicatrice!?Beatrice: -Ma sotto il fard è ovvio… mi sono abbellito un po’, oh scusa non l’ho avvertita!?Professor moriarty *si rode il fegato e scappa via*.
Nella notte di San Lorenzonon arrivai ad alzare la testa al cieloPerché il mio sguardo era volto già verso teChe ti richiamo nelle mie poesieCercando di parlartinella mia immensa dolcezza e delicatezzadi una carezza che desidero regalarticome dono di benvenutosu queste mie labbradel tuo immenso vivermiti amo.
Recitiamo meglio in questa vita che quando ci confrontiamo con un mondo che è l’esatto opposto del nostro.
Un tradimento che si rispetti ha come vittime solo chi in fondo all’anima sua si presenta continuamente inadattabile a qualsiasi condizione, trascinando gli altri al suo stesso gioco, ma chi conosce le basi fin dall’inizio rompe questo giro, poiché non c’è nulla di più potente del perdono al contrario della moneta con cui i pazzi ricambiano. Il tradimento alla fine è solo una fitta nebbia che annebbia l’uomo, lo disperde, lo perde e rende terra infelice, incoltivabile ed irata, programmando vendette per distruggere l’obiettivo, girare pagina è la pugnalata più crudele per chi non conosce la verità pura, per questo si lascia uccidere, il tradimento sì’ è un dolore, al livello di un ginocchio sbucciato per chi è già faro, ma per chi è una barchetta nel buio, essa avrà sempre la sensazione di cadere nel burrone, anche solo avvicinata al bordo di un bicchiere dove si trova.