Silvana Stremiz – Frasi Sagge
Bisognerebbe comprendere qual è il confine che distingue la battuta ironica da un’offesa. Spesso è talmente sottile che ci sfugge di mano.
Bisognerebbe comprendere qual è il confine che distingue la battuta ironica da un’offesa. Spesso è talmente sottile che ci sfugge di mano.
Si dice che anche l’occhio vuole la sua parte. Ma se quella parte fosse l’involucro di “un niente”, e ci impedisse di vedere quello che veramente c’è.
La vita senza ironia è insipida confermo ma, la “troppa” la riempie di “vuoto” e spesso offende.
Ogni scelta disegna il nostro “io”.
Sapevi che ti saresti fatto del male, ma il bene di quell’istante ti appagava del seguito.
Non puoi insegnare a guardare oltre “vedendo”, ad ascoltare attentamente “sentendo” e poi crudelmente andartene senza pensare di fare del male.
Non permettere al passato di “rubarti il futuro”.
Crediamo di conoscere una persona, fino al giorno in cui non la conosciamo davvero.
Se sappiamo quello che stiamo facendo e sappiamo che è la cosa giusta, perché a volte fa così male?
Anche la disperazione s’inchina davanti alla speranza.
Il compromesso è un accontentarsi. È un bicchiere mezzo vuoto che non riempirai mai.
Mai dimenticarsi “il peso” delle parole.
In ognuno di noi un lato oscuro e tanta luce.
I lati oscuri appartengono ad ognuno di noi. Chi più chi meno, ognuno nasconde sempre qualche cadavere nell’armadio, quelli di taluni però “puzzano” di più.
A volte bisogna ascoltare “il cuore della ragione” non “la ragione del cuore” per non farsi continuamente del male.
Il presuntuoso sa, il saggio cerca tra i perché della vita.
Il presuntuoso è “certo di sapere” il saggio “cerca di sapere” e dinanzi la sua ragione “certa” ancora si chiede se sarà proprio così.