Silvana Stremiz

È la follia a renderci umani, la ragione ci rende razionali.

Credere di poter fermare il tempo o la morte è pura utopia, ma sognare di poterlo fare non fa male.

Voglio credere che quando facciamo del male, quando colpiamo diritti al cuore, lo facciamo sempre inconsapevolmente.

In un attimo puoi toccare il paradiso e saziare l’inferno di una vita.

Persino prove certe si possono dissolvere pure convinzioni.

Il credo e il non credo sono entrambi dei credo, che sono solo dei punti di vista.

Il tempo non può promettere nulla, in quanto fuggitivo persino a se stesso.

Nella vita le cose che contano sono le persone che ami, i ricordi che lasci e quelli che ti porti dietro.

La convinzioni non son altro che “le ragioni” di cui ci appropriamo.

Le convinzioni sono dei “credo” personali. L’uomo intelligente sa metterle e mettersi in discussione senza arrogarsi di quella certezza che non può appartenergli.

Non cercare quello che non sei disposto a trovare.

Non vi è parola più presuntuosa e arrogante di quel banale “passerà”. Una parola quasi dissacrante dinanzi al dolore altrui. A volte le cose non passano e basta.

Respirare intensamente ogni sospiro significa “vivere”

Spesso quello che vogliamo non corrisponde a quello che vorremmo.

Chi dice che il cuore sia solo un muscolo non ha capito nulla della vita.

Non contare le ferite. Conserva le carezze.

Se vuoi vivere sorridendo, devi imparare a contare le vittorie e non le sconfitte.