Silvana Stremiz – Comportamento
Io sono per la verità, ma ci sono verità “taciute” celate fatte per non uccidere. Non dico “giuste” ma indispensabili.
Io sono per la verità, ma ci sono verità “taciute” celate fatte per non uccidere. Non dico “giuste” ma indispensabili.
Le parole incantano, poi i gesti disincantano.
Bisognerebbe contare fino a mille, mettere in moto la ragione e mille volte mordersi la lingua prima di aprire bocca, prima di dire cosa si pensa senza pensarlo veramente. Per evitare di trovarsi a contare le infinite lacrime di fango “donate dall’impulsività”.
Non bisognerebbe aprire la bocca senza “risciacquarsi la lingua” lavando via “il veleno”.
L’ipocrisia a mio avviso è l’abito che indossa l’indifferente, l’opportunista, il calcolatore e il lecchino; si cela in genere sempre dietro un sorriso, mille abbracci e quegli infiniti complimenti che escono dalla bocca senza ragione di esistere. Il lecchinaggio ne è la forma più diffusa, siamo perfino capaci di farci calpestare l’anima pur di ottenere ciò che ci siamo prefissati. Ma la cosa più terrificante è che il “leccato” ci gode e si accontenta di tutta quella “finzione” sentendosi un Dio in terra, senza comprendere che essere “ignorato” spesso è di gran lunga più soddisfacente.
Alcune persone fingono di saper sorridere ed apprezzare l’ironia, mentre vivono sputando solo veleno.
A volte la strada più facile, e forse la più nobile e dignitosa, è mentire. Seppure la bugia non abbia nulla di dignitoso.
A volte ci arroghiamo della presunzione di conoscere i pensieri degli altri.
Nessuno è perfetto, se ci crediamo perfetti ci arroghiamo di presunzione.
Il perdono o è totale o è nullo.
Ridicoli, ma sinceri fino a farsi male, poi voltare pagina con le lacrime ancora fresche nel cuore, è l’unico modo per stare a galla.
A volte capita di donare i nostri segreti alla persona sbagliata, lo si fa credendo nella “specialità” di quella persona. Poi ci si sveglia con la consapevolezza che a guardare erano i nostri “occhi ciechi” e ad ascoltare un cuore senza anima.
Il nascondersi appartiene al vile.
Capita di fare una cosa giusta, che sia anche estremamente sbagliata.
Preferisco vincere perdendo un pizzico “d’immagine” pur sapendo che potrei annientare in qualsiasi momento il male, piuttosto che scendere a certi livelli di meschinità. Preferisco di gran lunga godere nel vedere compiere il male da chi dice di “vivere da santo” e con le labbra continua a recitare i 10 comandamenti professando Dio, amore e perdono, mentre versa veleno su chi ostacola il suo cammino. Sì, decisamente preferisco Me, il mio essere piccolo ma così grande d’innanzi al tutto di taluni.
Ci sono persone che sentono il bisogno di colpire e uccidere a tutti i costi chi intralcia il loro cammino, poco importa quanto dolore e quanto sangue verrà versato. L’importante è salvare sé stessi, uscirne puliti a tutti i costi, a prescindere dalla ragione o meno. Poco conta quanti saranno i cadaveri, quello che conta invece per taluni è apparire dei santi mentre il diavolo li sta possedendo.
Alcune persone sembrano nate per tirare fuori il peggio di te, lo fanno con aria innocente ma una cattiveria del demonio.