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Stefania Comotti

Stefania Comotti – Vita

Vita. Cuore che batte sole che illumina, un soffio di sentimento che ti sfiora levigandoti l’anima un bisbiglio incessante che trascina cose e coscienze sterminati campi di amori dispersi e ritrovati immagini remote che rivivono nel profumo salvato dalla memoria, a volte annebbiata dal tempo, consumata da un’alba che accenderà un altro futuro. Vita. Frutti che maturano su immense povertà che anelano a pianeti di serenità che versano lacrime di frustrazione per una vita che rimbalza su muri impregnati d’indifferenza. L’odio brucia le tappe fatte di promesse e l’amore raccoglie briciole di potere. Vita. Miracolo universale. La vita inciampa sulle nostre rughe ma come un fiore baciato dal sole vorremmo non finisse mai quest’armonia.

Stefania Comotti – Tristezza

Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.

Stefania Comotti – Figli e bambini

Che cos’è una mamma?Un piccolo spiraglio in un muro invalicabile che oscura l’orizzonte.Un bacio inaspettato quando nessuno vede.Un’unica stella in un cielo solitario.Un dolce calore che accarezza la tua pellee che difficilmente si staccherà,ovunque tu sia.Il rumore di una mamma è silenzioso,scivola dolcemente nella vita dei figli seguendo le loro impronteper cercare il segno dell’amore che gli ha trasmesso.Una mamma è come un grande puzzle e ogni pezzettoè fatto di dolcezza, fermezza, coraggio,sorrisi e lacrime, carezze e silenzi,energia, fiducia, perdono, messi tutti assieme formano amore,tanto amore.La mamma c’è sempre, è il rifugio vicino per andare lontanoe le sue braccia i confini del mondo.

Stefania Comotti – Comportamento

Vorrei ricaricare l’orologio dell’eternità per ritagliarmi addosso miniature di felicità. Riflessi di fanciullezza, infranti dal passare del tempo, solcano il mio vivere tra squarci di lacrime e rattoppi di serenità. Misterioso è il mio destino che mi spinge in un flusso di infinite emozioni, mi sballotta o mi culla verso un viaggio ignoto, unico e lascio dietro di me una trama sottile ma indelebile, di vissuto, tracce di un passaggio che a volte appare inesistente. Imbriglio fantasie e mi ubriaco di nulla per lasciarmi trasportare verso nuove dimensioni: il cuore accoglie, ma la mente rifiuta spiccioli d’immaginario. Un giorno dopo l’altro ho consumato tutti i miei passi, tracciando nuove forme, modellando l’avvenire, quando farò un viaggio dentro me stessa? Com’è precaria la felicità, lascio infiacchire la vita nel vuoto aspettando che la quiete della sera varchi soglie provvisorie allettanti di illusioni. Uno slancio vitale filtra i miei pensieri, memorie, sogni, rabbia fluiscono sotto i colpi della realtà. È il momento del ritorno alla base.

Stefania Comotti – Comportamento

Basterebbe usare il cuore per aprire la mente spesso ottenebrata dalla ragione. Basterebbe usare l’amore per scardinare porte dove un’eco di dolcezza ha formato crepe, dove pensieri brucianti annaspano avvinghiati a sogni per tenersi a galla, dove arrugginite cicatrici riprendono vita come un sordo dolore. Siamo stati senza essere, ci siamo ritrovati senza cercarci. Non dirmi parole, lasciami naufragare sulle rive dei ricordi, basteranno due gocce di tenerezza per formare un mare di tranquillità.

Stefania Comotti – Amico

A volte è difficile dire “amica mia ti voglio bene”, più facile prendere quel bene che ti ha lenito l’anima, che ti ha ridato il sorriso tra veli di lacrime, che ti ha accarezzato cuore e mente alleggerendo le tue spalle, che si è fatto carico del tuo dolore come fosse il suo. Mi ha cullato, mi ha protetta, mi ha difesa e come una piccola barca alla deriva ho ritrovato il mio porto. Momenti bui accesi dal calore di questo sentimento, un fuoco che cancella ombre e paure un abbraccio per annegarci dentro uno sguardo per non andare a fondo due mani per rialzarti. Amicizia meravigliosa compagnia di labbra sorridenti, di occhi luccicanti, di umori malinconici di una porta sempre aperta. In qualunque modo ci sei. Ti voglio bene amica mia.