Stephenie Meyer – Bacio
Se avessi potuto fare di testa mia, avrei passato ogni giorno a baciare Edward. Nella mia vita non c’era niente di paragonabile alle sue labbra fredde e marmoree, ma sempre così delicate mentre si muovevano assieme alle mie.
Se avessi potuto fare di testa mia, avrei passato ogni giorno a baciare Edward. Nella mia vita non c’era niente di paragonabile alle sue labbra fredde e marmoree, ma sempre così delicate mentre si muovevano assieme alle mie.
Non vedrai mai il pesce che cerca di schioccare un bacio all’aquila. Mai.
Quand si fece ancora più vicino e posò le labbra ghiacciate sulle mie, la testa mi girava già… La sua bocca, fredda, morbida e delicata, indugiò sulla mia, finché non lo strinsi forte e mi gettai nel bacio con un eccesso di entusiasmo. Lo sentii sorridere, mentre si allontanava e scioglieva l’abbraccio.
Prenditi pure la mia anima. Senza di te non mi serve: è già tua.
Sono stanco di sforzarmi di starti lontano. Perciò ci rinuncio.
Mi chiedevo perché nessuno avesse notato quanto stesse lontano, prima dello scatto repentino e impossibile che mi aveva salvato la vita. Un po’ preoccupata mi resi conto del motivo: nessun altro si accorgeva come me della presenza di Edward. Nessuno lo guardava con occhi simili ai miei.
Per di più, non mi era mai passato per la testa di innamorarmene. Una cosa mi era chiara e la sentivo in fondo allo stomaco, al centro delle ossa, dalla punta dei capelli alla pianta dei piedi, e nel mio petto vuoto: chi ama ha il potere di distruggere.E io ero stata distrutta, sbriciolata.
Ma se lo fosse stato? Se durante il tempo che avevamo trascorso assieme si fosse comportato come qualsiasi altro vampiro? Se avesse iniziato a mietere vittime tra gli sconosciuti nei boschi? Sarebbe bastato a tenermi lontana da lui?Scossi la testa, triste. L’amore è irrazionale, pensai. Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.
“Pensi che migliorerò mai?”, chiesi più a me stessa che a lui. “Che un giorno il mio cuore la smetterà di cercare di uscirmi dal petto ogni volta che mi sfiori?”
“Ha detto che sei carina” aggiunse, infine, scuro in volto “il che è praticamente un insulto, stasera. Sei molto più che bellissima”.
No… Non è stato affatto come l’altro svenimento. Non so cosa sia successo. Penso di aver dimenticato di respirare.
Sei assolutamente impresentabile. Nessuno dovrebbe essere così attraente: è una tentazione, non è giusto.
“Ti chiedo di sposarmi e tu la metti sul ridere””E dai, ho soltanto diciotto anni””Beh, io quasi centodieci. È ora che metta la testa a posto”
“E per cosa dovrei scusarmi?””Per aver rischiato di sparire dalla mia vita per sempre.”
Stavo per ferirlo e non potevo neppure dirgli addio.
“Edward sta arrivando?”Quelle parole furono il salvagente che mi teneva a galla nel diluvio.
“È come una droga per te, Bella”.Il suo tono era rimasto gentile, niente affatto critico.”Ormai ho capito che senza di lui non puoi vivere.È troppo tardi. Ma io sarei stato una scelta più sana.Non una droga: io sarei stato l’aria, il sole”. Accennai un sorriso malinconico.”Anch’io ne ero convinta, sai. Eri come un sole.Il mio sole personale. Il rimedio migliore alle mie nuvole”.Sospirò. “Con le nuvole posso farcela. Ma non posso cavarmela contro un’eclissi”.