Stephenie Meyer – Frasi d’Amore
Ero una conchiglia vuota. Come una casa sfitta dopo uno sfratto, del tutto inabitabile. Ora stavo un po’ meglio. Il soggiorno era in corso di ristrutturazione. Ma era tutto lì, il resto non era cambiato.
Ero una conchiglia vuota. Come una casa sfitta dopo uno sfratto, del tutto inabitabile. Ora stavo un po’ meglio. Il soggiorno era in corso di ristrutturazione. Ma era tutto lì, il resto non era cambiato.
Alzai gli occhi al cielo e ricambiai il sorriso.E quando incrociai il suo sguardo, vidi tutto ciò che avevo cercato…
Sospirò e guardò fuori. Poi si rivolse di nuovo verso di me.”Ci vediamo domani?” Chiese all’improvviso.Già che mi trovavo sulla via per l’inferno, tanto vale godermi il viaggio.”Sì – anche io devo consegnare un saggio.” Le sorrisi, e mi sentii bene nel farlo. “Ti tengo il posto, a pranzo.”Il suo cuore vibrò; mentre il mio, morto, si scaldò.
Immaginai la libertà totale nella caduta… Immaginai la voce di Edward nelle orecchie: furiosa, vellutata, perfetta… Il bruciore nel mio petto si accese in uno scatto di agonia.
Quel mattino avevo davvero sperato di poter sentire Edward. E ormai pareva l’unica cosa in grado di rendermi sopportabile il resto della giornata.
L’acqua scura non era affatto invitante e da quella posizione la scogliera sembrava più alta che mai. Però erano passati giorni dall’ultima volta che avevo sentito la voce di Edward. Anche quello era un problema: dipendevo dal suono delle mie illusioni. Più latitavano, peggio andava. Tuffarmi dallo scoglio era senz’altro un ottimo rimedio.
Solo un luogo aveva quel requisito. Un luogo che sarebbe appartenuto sempre e soltanto a lui, e a nessun’altro. Un posto magico, pieno di luce. La bella radura che avevo visto una volta sola in vita mia, illuminata dal sole e dalla sua pelle sfavillante. L’idea poteva avere conseguenze negative: troppo rischio e troppo dolore. Sentivo una fitta e un vuoto dentro al solo pensiero! Era difficile non tradire emozioni. Ma di sicuro, là, come in nessun altro luogo, sarei riuscita a sentire la sua voce.
Non potevo pensarci, ma dovevo ricordare. Perché c’era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere: la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.
Cercai la sua mano e sospirai quando le sue dita fredde trovarono le mie. Il contatto portò con sé una stranissima sensazione di sicurezza, come una sofferenza placata all’improvviso.
Terza opzione: Edward mi amava. Il legame che ci univa era più forte della distanza, dell’essenza e del tempo. Poco importava che fosse più speciale, bello, brillante o perfetto di me, ormai anche lui era coinvolto e condizionato in modo irreversibile. Era destinato a essere mio per sempre, come io appartenevo a lui.
“E le tue distrazioni?”Rise, ma senza la minima traccia di buonumore. “Faceva parte della bugia, amore mio. Non sono mai riuscito a cancellare… l’agonia. Il mio cuore non batteva da quasi novant’anni, ma stavolta è andata diversamente. Non lo sentivo più, al suo posto c’era un vuoto. Come se ti fossi portata via tutto ciò che avevo dentro.”
“Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità… Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All’improvviso, tutto ha preso fuoco: c’era luce, c’era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l’orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso.”Desideravo credergli. Ma stava descrivendo la mia vita senza di lui, non il contrario.
“Ti sei davvero lasciata tutto alle spalle, come desideravo? Tutto sommato sarebbe… giusto. Non contesterò la tua decisione. Perciò non temere la mia reazione, ti prego. Dimmi solo se dopo tutto ciò che ti ho fatto puoi ancora amarmi o no. Puoi?”, sussurrò.”Ma che razza di domanda scema è questa?””Ti prego, rispondi. Per favore.”Lo guardai cupa, per un istante interminabile. “Ciò che provo per te non cambierà mai. Certo che ti amo… e tu non puoi farci niente!””Non avevo bisogno di sentire altro”.
Il primo che vidi fu Jasper, che quasi non si accorse di me. Aveva occhi soltanto per Alice. Lei lo raggiunse in fretta; non si abbracciarono come tutte le altre coppie presenti. Rimasero a guardarsi l’un l’altra, con un’intensità così intima da costringermi a voltarmi.
Edward mi abbracciava stretta. Coperta dalla mantella grigia, mi sentivo calda e a mio agio. Più che a mio agio.
“È il nome che danno a chi scatena l’effetto che fa a me il profumo di Bella. L’hanno chiamata la mia “cantante”, perché il suo sangue canta per me”.
Non riuscivo a staccare lo sguardo dal volto di Edward. Lo fissavo e desideravo più di ogni altra cosa che il futuro non arrivasse mai. Che quel momento potesse durare in eterno o, al contrario, che cessasse portandomi con sé.