Susanna Scarlata – Desiderio
E quanto son belle le carezze. Quelle carezze. Quelle che in un istante ti portano in paradiso e lasciano tutto il resto del mondo indietro.
E quanto son belle le carezze. Quelle carezze. Quelle che in un istante ti portano in paradiso e lasciano tutto il resto del mondo indietro.
Fragili, impacciati, testardi e forse mai del tutto pronti. Ci appoggiamo pur di resistere. Ci aggrappiamo alle prime ali che sembrano volerci salvare. Tremiamo ma restiamo, piangiamo e soffriamo ma sopravviviamo. Siamo esseri umani e forse sì, siamo perfetti così.
Fiducia ne concedo raramente. E quando accade è perché ci sono caduta dentro, con tutte le scarpe.
Quando si è sensibili si capisce tutto sempre un po’ di più. Ci si mette nei panni degli altri prima di pronunciare troppo. Ci si immagina al loro posto, in un angolo ad osservare. Intuire. Capire. Quando si è sensibili la risposta si fa profonda e il consiglio è sempre di cuore grosso. Mai distratto.
Sei molto più bella se i complimenti non li cerchi. Se ti lasci guardare spontaneamente e non ti imponi agli occhi degli altri. Evitando di chiederlo, sottraendoti a quel costante bisogno di essere notata. Sei più bella se canti e balli per spiccare il volo, non per far sì che il vestito si alzi un po’ di più.
Un po’ di trucco, capelli sciolti e tacchi alti.Indosso un vestito a fiori dai colori sgargianti che sembrano ridere e sbocciare.Oggi mi sento bella.Oggi voglio brillare d’eleganza come la luna splendida che non dimentica mai il suo foulard di setada appoggiare morbido su tutti i sogni di chi in adorazione la contempla.
L’anima sa farsi presenza. Nel buio si spoglia si abbandona al tocco delicato. Timida alla luce si nasconde un po’ ma sa come farsi sentire. L’anima è carezza totalmente inaspettata.
Sbocciano fiori dalle espressioni sgargianti su questo soffice prato che ha appena vissuto il nostro improvviso amplesso d’amore.
Sono dannatamente innamorata delle tue mani, la mia nobile ossessione.Fremono, curano.Esplorano, cercano.Mani che scorrono garbate su di me fino ad intrecciarsi con le mie concependo un nodo indissolubile nel tempo.Impalpabile, perfetto.
Nel tramonto mi lascio saziare dal tuo sapore.Ed ha la stessa meraviglia del sole che si tuffa nel mare questa romantica vertigine in un attimo di passione.
Fiocchi rosa di un ciliegio in fiore oscillano tra la brezza leggera.Capriole e piroette tra il chiarore di una candela.Soffici si posano su queste candide lenzuola di seta biancadove i nostri sensi timidamente ambiscono al frutto più squisito.
Voglio prendermi cura di te.Passare le notti abbracciati, respirandoci, mentre le stelle bisbigliano desideri.Aprire gli occhi e osservarti mentre teneramente mi racconti i sogni appena vissuti.Voglio affrontare con te il quotidiano, aspettarti a cena e coccolarti con quella spontaneità e semplicità che diventano poesia nella nostra accogliente dimora.
Intreccia le tue dita alle mie.Come corde di violino lasciamoci sfiorare e poi graffiare da quella che è la nostra furia d’amore.
Capovolgiamo il mondo, saliamo su quella vetta altissima e dondoliamo tra la foschia.In bilico, tra il nulla e l’eterno.Lasciamo tracce su quel campo innevato mai calpestato.Impronte uniche e irripetibili che niente cancellerà perché incise tra le nostre bocche stordite dai baci.E non sentiamo alcun freddo noi, è il nostro stare insieme a scaldarci.Amami, amami come solo tu sai fare.Senza amare, saremmo solo angeli a metà con ali sgualcite dalla devastazione.
Schiavi della più folle passione plasmiamo brividi incoscienti; morbida creta tra dita di amanti.Piacevolmente rintanati nel tuo reame, smarriamo la ragione nell’eleganza del nostro osare.Scivoliamo indisturbati tra profili e lineamenti fino ad esplodere tra le voglie più spinte di chi non conosce turbamenti.
E ritrovarsi a ridere mentre si fa l’amore, tra i movimenti sbadati e i baci stampati.
Seduti sugli scalini osservavamo la notte colma di stelle.Una tra tutte brillava di più, ogni sera si affacciava attirando la nostra attenzione con lo schiocco di un bacio.Divenne la nostra stella, la più luminosa, la più bella.L’unica in grado di rappresentare nel profondo il nostro legame.E mi stringevi fino a rubarmi il respiro, mi baciavi gli occhi dicendo che così avresti captato ogni mio desiderio.Volevi renderli anche tuoi, volevi l’infinito insieme a me.