Quando perdi l’umiltà perdi la voglia di amarti, la voglia d’amare… Quando non senti più viva la gioia di “condividere”, chi ti è accanto e ti ama ne soffre… Puoi essere figlio, genitore, amico, amante… non c’è differenza nel dolore che si avverte.Bastare a se stessi non può essere mai un principio di vita, o almeno, non può bastare a sentirsi profondamente vivi…
Adesso sono l’attimo di un’espressione, il fuggire di un’emozione, il suono della passione, il pensiero della soddisfazione, un momento di distrazione, una spinta di rivoluzione, una pentola a pressione, una risata in fibrillazione, un silenzio di alienazione… Adesso sono… in trasformazione.
In quello che faccio ci metto troppo di ciò che ancora deve accadere… In poche parole: Spero.
Se di giorno chiudi gli occhi davanti alla realtà, la verità tornerà di notte: nei tuoi sogni.
Non voglio la calma piatta e non cerco neanche la tempesta… mi basta solo che soffi sempre il vento!
I rapporti sono umani non virtuali.
Pensi che tutto abbia perso significato, il giusto senso, non sorridi più e disperatamente cerchi qualcosa o qualcuno che riempia quel vuoto… poi con la rabbia tenti di capire, di proteggerti e cambi espressione verso il mondo; non urli, sei in silenzio, ma è peggio… tutto si accumula con dolore che man mano diventa indifferenza e vai… ti lasci andare verso tutto e tutti come mai avresti creduto… chi se ne frega pensi… tanto peggio di così… E poi ecco che d’improvviso uno sguardo, una parola, un gesto fatto da una persona che fino ad adesso non era nessuno, riesce di nuovo, come se tutto fosse naturale e semplice, a risvegliare la parte più profonda e vera di te che sembrava avessi anestetizzato…Non smetterò più di crederci… Non sono mai sola sulla mia linea d’onda…
È nel sorriso di mia madre e mio padre, è nella voce delle mie sorelle, è negli occhi di un mio amico, è nella carezza della persona che amo, è nelle rughe degli anziani, nel pianto di un neonato, nello scodinzolio del cane…è nei colori della vita e nel calore della gente, è nei piccoli gesti, nelle piccole cose che io riconosco ciò che tutti chiamano… felicità.
Mi fanno compagnia i tuoi silenzi e dicono più di quanto tu mi abbia mai detto.
Quando pensi a chi ami e chi ami non ti pensa, arrivi a pensare che sia il momento di pensare solo a te. Quando cominci a pensare solo a te, chi ti ama comincia a pensarti e allora… non so davvero più cosa pensare… o forse… non è vero amore.
Sognare e ricordare di aver sognato è come vivere molte vite; avere questo privilegio mi fa sentire immortale…
La “rinuncia” è una costante tormentosa della vita. Lo stato d’animo che essa comporta è tormentosamente irrinunciabile.
Avido il tempo che fa scorrere la vita; avido di sè stesso, perché sa di essere importante per l’umanità.
Alla fine il nostro compito è conoscere; farci conoscere, per poi insieme scoprirci scoprendo sempre di più…
Silenzio per amare, silenzio per vergogna, per sacrificio; silenzio per piangere, per udire e osservare, silenzio per ascoltare i pensieri, per apprezzare un progresso, per superare un dolore, per parlare da soli e per ricordare che non siamo soli, silenzio per fantasticare, per regalare un gesto, per accogliere un sorriso, silenzio per rispetto, per gratitudine, per dignità… Questo silenzio non sta mai zitto.
Non sempre le persone, come le cose, si osservano meglio da vicino… A volte bisogna creare una certa distanza per capire chi abbiamo di fronte: come un grande quadro su una parete, che per essere colto nel suo insieme, ha bisogno di un occhio che riesca a godere anche della sua cornice…
L’eterno è secondo me, quel tutto o quel qualcosa che si può pensare come “sentito” e non si può sentire di “pensarlo” finito.Non è il tempo che fa l’eterno, ma il sentimento.Sentire l’eterno è ciò che rende eterno anche il tempo.