Violetta Serreli

Un uomo pieno di sé svuota chi gli sta intorno.

Sei sempre tu a pagare per gli errori degli altri.

Non c’è miglior testa di quella che decide da sola.

Quando si perde interesse per il libro che si sta leggendo è meglio chiuderlo.

Chi non fa domande o non è curioso o sa già tutto.

A volte la solitudine non è una tua scelta, ma un’imposizione di chi ti sta intorno.

Perdere tempo a inseguire i sogni degli altri rende vani i nostri.

I dubbi alimentano le certezze.

Alcune sfumature le cogli nel pianto. Le altre sono create dal tuo sorriso.

Un desiderio rimane tale finché non lo vestiamo di sogno. Perché esprimere un desiderio non ci riempie di gioia quanto realizzare un sogno.

Senza preavviso, senza clamore, senza dolore né sollievo. A volte perdiamo un pezzo della nostra vita senza avere avuto la certezza della sua importanza.

A volte basta un attimo, a volte non basta una vita.

Non si può sostenere di avere esperienza quando ogni azione si scopre ignoranza.

L’eccessiva stima di sé – o superbia, che dir si voglia – porta ad un’eccessiva mancanza di rispetto nei confronti degli altri. E questo si traduce anche con invadenza ingiustificata e ingratitudine. Infine, rende ridicoli.

Non ci si spiega mai nulla quando si soffre.

Ogni capello bianco è il ricordo di un’esperienza vissuta. Strappandolo via rinunciamo a noi stessi.

Le coincidenze hanno il loro fascino.