Tania Memoli – Bacio
Quando hai voglia di un caffè puoi ordinarlo, ma un bacio devi rubarlo.
Quando hai voglia di un caffè puoi ordinarlo, ma un bacio devi rubarlo.
Quando le tue labbra hanno sfiorato le mie ho visto per la prima volte l’arcobaleno, ho ascoltato il suono angelico dei flauti e dei violini, ho sentito il gusto fresco e dolce di un’arancia matura, ho provato il famoso tuffo al cuore, ho perso la capacità di ragionare, ho capito che la mia vita sarebbe cambiata per sempre accanto a te amore mio.
Accarezzami con i tuoi baci, nutrimi di te, ho bisogno della tua essenza.
L’intimità di un bacio, ancora più intenso di un amplesso, ancora più ricercato di un contatto, è uno scambio di sensazioni tra chi sa donare il proprio cuore.
“Perché mi guardi così?” Augustus ha fatto un mezzo sorriso. “Perché sei bella. Mi piace guardare la gente bella, e poco fa ho deciso di non negarmi i semplici piaceri della vita.” Poi un breve silenzio impacciato.
Un bacio, chiedo soltanto un bacio, per morire tra le tue labbra e rinascere nel tuo cuore. Solo un bacio per perdermi nell’abisso, ritrovandomi mano nella mano con l’amore. Un bacio, solo un bacio, per sognare una vita d’amore, per vivere una vita da sogno, sognando di vivere per quel bacio.
Io credo che le origini del bacio, o meglio dire del primo bacio, debbano risalire agli albori della civiltà umana, in un tempo in cui non c’era un linguaggio ben definito, e chi amava usava le labbra e quindi un bacio come una sorta di dichiarazione d’amore!