Tatiana Minelli – Stati d’Animo
Le parole più belle sono quelle non dette, forse per questo rimangono tali.
Le parole più belle sono quelle non dette, forse per questo rimangono tali.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
Aveva negli occhi la nostalgia e quella maledetta voglia di sentire ancora il suo odore. Aveva gli occhi pieni d’amore e di lui.
Non sempre l’apparenza è quel che siamo, apparire diversi, per non sentirsi diversi, spesso fa male, ma fa più male non essere te stessa!
La sensibilità dell’intelletto è più utile, ma quella del cuore è più preziosa.
Vorrei fuggire via da tutto, prendere un treno e non tornare più, ma poi la ragione mi dice che il mio posto è questo!
Il giorno in cui saprai accettare che quanto hai fatto venga sminuito dagli altri, senza battere ciglio, potrai dire di essere grande.